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Una Palmese ambiziosa sogna in grande e lavora da grande – FOCUS

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Questo 2022/23 sta offrendo davvero tante sorprese, soprattutto in Serie D: sono varie le squadre che stanno regalando emozioni, tra cui Lumezzane, Barletta o anche la Palmese. In comune, queste squadre hanno un fattore: sono in lotta per la prima posizione nel loro girone, pur essendo appena tornate in questa lega.

Nel girone G, vicino a un sorprendente Sorrento e alla Paganese che cerca riscatto dopo la retrocessione dalla C, ci sono proprio i rossoneri. La rosa, con l’esperto “Baffo” Mario Pietropinto come allenatore e una dirigenza ambiziosa col presidente Mario Rega tornato per riproporre le imprese di 20 anni fa, rende tanto. La Palmese sta regalando un sogno a tutta la città di Palma Campania.

Palmese

Ritornare grandi: gli ultimi venti anni della Palmese

Se torniamo indietro – appunto – di 20 anni, capiamo quali siano le reali ambizioni della Palmese, oggi. Il presidente Mario Rega e l’allenatore Mario Pietropinto, assieme, a cavallo tra gli anni ’90 e inizio 2000, hanno portato la Palmese a toccare di nuovo il punto più alto della storia del club. Parliamo dell’allora Serie C2, che i rossoneri conobbero per un breve periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80.

Nel 2001, la Palmese vinse il suo unico Campionato Dilettanti e, in seguito, ha giocato in Serie C2 per tre stagioni. Ora, con gli stessi uomini protagonisti di quell’impresa, si vuole riportare la squadra su. Il processo fino al podio di questo girone G di Serie D è stato lungo: dopo quei tre anni in C2, nel 2004 la Palmese venne esclusa d’ufficio dal successivo campionato per inadempienze economiche – legate alla figura dell’imprenditore cinese Song Zichai e la usa impresa “CinaMercato” – e ripartì dopo quasi un anno di inattività dalla Promozione. Dopo cinque stagioni mediocri qui, un ripescaggio in Eccellenza e dopo altre dodici stagioni proprio in Eccellenza, questo è il primissimo anno di ritrovata Serie D.

Palmese Song Zichai

E ora la corsa alla Serie C. Se non da raggiungere quest’anno, da raggiungere molto presto. Simbolo delle ambizione di questa società non è solo la reunion dello stesso presidente e dello stesso allenatore dell’impresa di inizio nuovo millennio. Lo Stadio Comunale di Palma Campania è un altro chiaro segnale, un impianto da record in Italia e che può segnare un’epoca nuova: è il primo stadio senza barriere, “all’inglese”, di questo Paese. La Palmese promuove un passo avanti, una svolta nel modo di vivere il calcio in Italia.

La rosa rossonera

Buona parte della rosa che ha conquistato il terzo posto in solitaria con 28 punti nel girone d’andata (da 17 giornate), è la stessa che ha conquistato la promozione dall’Eccellenza nella passata stagione. Rosa, poi, puntellata sia in estate, sia nell’ultima sessione invernale di dicembre. A inizio stagione, arrivano in difesa giocatori come il centrale Francesco Mileto (svincolato dalla Costa Orientale Sarda) e l’esterno 2003 Filippo Tribuno (dal Francavilla), mentre rinforzano il reparto di centrocampo il 33enne rumeno Marian Galdean (ex Brindisi) e Pasquale De Feo (neo promosso in D con la Puteolana). Ciò che infiamma i tifosi, però, sono i gol e, per farli, è stato chiamato il 31enne Mirko Puntoriere, che ha accettato la sfida lasciando Nardò.

Palmese

Anche gli ultimi aggiustamenti invernali, a parte il nome di Vincenzo Manco, giovane terzino destro ex Sorrento arrivato dall’Afragolese, si sono concentrati sull’attacco, viste anche le cessioni di Ciro Palmieri al Nola e del bomber Felice Simonetti al Sorrento. Sono arrivati: due esterni, ovvero il 23enne napoletano Michele Silvestro dall’Arconatese e il 35enne sassarino Fabio Oggiano dal Nola, per dare man forte e riposo a Laringe; infine è arrivato dalla Puteolana per mettere esperienza nel reparto il 36enne centravanti Pasquale Iadaresta, attaccante esperto ed ex Serie C.

FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Stasi; Manco, Mautone, Mileto, Tribuno; De Feo, Galdean, Pugliese; Oggiano, Puntoriere, Laringe. Allenatore: Mario Pietropinto.

L’allenatore: chi è il “Baffo” Pietropinto

Questo mix tra giovani ed esperti, ragazzi che hanno superato lo scoglio dell’Eccellenza e nuovi arrivi di categoria, è guidato poi da un pilastro di questo mestiere in Campania come il “Baffo”. Mario Pietropinto, 68 anni, nato a Eboli, è uno degli allenatori più esperti di tutta la Serie D e in generale d’Italia. Una vera istituzione per il calcio in Campania a livello dilettantistico. Ha lavorato pressoché ovunque, guidato le squadre di tantissimi club nella regione tra Serie C2 e Promozione, ma il punto più alto della sua carriera lo ha raggiunto… proprio a Palma Campania.

Palmese Pietropinto

Esattamente 20 anni fa, come abbiamo raccontato nella nostra introduzione. Quella fu l’unica esperienza in cui arrivò alla Serie C2, vincendo il Campionato Dilettanti e avendo la possibilità di giocarsi le sue carte per un altro anno e mezzo nella categoria. Quello il punto più alto di una carriera iniziata nel 1982 e che, da allora, porta avanti con la stessa passione. Palmese, Ebolitana, Solofra, Serre, Gelbison, Nocerina, Savoia, Sangiuseppese, Battipagliese, Pomigliano, Casertana, Agropoli, Santa Maria Cilento, Buccino Volcei e chi più ne ha più ne metta. Lui è il vero leader, il valore aggiunto di una rosa che funziona e che, col favore di un precedente storico, può esaltare e far sognare la piazza.

A cura di Lorenzo Gentile