Inaugurato il primo stadio italiano senza barriere. Il risultato della prima partita
Si è a lungo discusso, e si discute ancora, della necessità del calcio italiano di ammodernare le infrastrutture. Con il Milan e l’Inter che in questi giorni sembrano aver fatto piccoli progressi nella ripida scalata all’iter burocratico italiano, l’esempio virtuoso arriva dal campionato di Serie D. La Palmese, promossa lo scorso anno dall’Eccellenza campana, ha infatti disputato la prima gara casalinga nel nuovo e futuristico stadio. Il primo in Italia senza barriere. Un risultato unico e di cui la comunità palmese va particolarmente fiera.
La prima vittoria della Palmese nel nuovo stadio
L’abbraccio della gente a fine partita. Questo, nonostante la soddisfazione per la vittoria finale, dovrà essere il ricordo più dolce che ogni giocatore della Palmese porterà con sé per le prossime settimane. Un abbraccio arrivato diretto e forte, senza l’intermediazione di scomode barriere o ingombranti reti. A separare i giocatori dai tifosi, per la prima volta, nessun fossato o recinzione dunque solo i cartelloni della pubblicità. Come accade nei tanto rinomati e ammirati stadi inglesi. Così, la scossa di energia dopo i gol di Goldean, Palmieri o Rabbeni è giunta dritta e forte. La Palmese, batte 3-1 l’Angri e conquista la prima vittoria in campionato e vola al terzo posto con 4 punti. Il risultato però vale ancora di più perché festeggiato e goduto a pochi centimetri dai propri tifosi.
Quando la Juventus costruì il nuovo impianto, ormai più di 10 anni fa, pose le basi per un dominio decennale in Italia ed in Europa. Ora, nei limiti, anche la Palmese punta a realizzare, grazie al nuovo progetto, i sogni e le aspettative di una comunità amante del calcio e attaccata ai colori rossoneri. Entro un paio di anni, la struttura verrà continuamente ampliata. Il progetto prevede oltre 5 milioni di euro di investimenti che porteranno un notevole sviluppo a tutta l’area dello stadio. Negozi, un ristorante vista campo oltre al già citato restyling della struttura. Intanto però l’aspetto più curioso e importante è già stato completato. Le barriere, stavolta è proprio il caso di dirlo, sono state abbattute. Il primo impianto con il pubblico a bordo campo è arrivato anche in Italia. E se questo dovesse prendere piede a livello nazionale, ricordiamoci che sarà tutto partito dai dilettanti e dalla piccola cittadina campana.
A cura di Edoardo Gregori