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Paolo D’Ercole: “Al Teramo tanti giovani di prospettiva, a San Benedetto senza paura”

D'Ercole

La nostra intervista esclusiva al DS del Città di Teramo 1913 Paolo D’Ercole.

Secondo in classifica e con dodici risultati utili consecutivi all’attivo, il Città di Teramo vola sulle ali dell’entusiasmo nel Girone F di Serie D. Dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie C e la conseguente scomparsa del Teramo Calcio nel 2022, i biancorossi sono ripartiti dalla Promozione regionale, ma hanno subito centrato due salti di categoria in altrettante stagioni.

Oltre allo staff tecnico di Pomante e ai giocatori in rosa, parte dei meriti va attribuita anche al DS Paolo D’Ercole, che quell’allenatore e quei giocatori li ha scelti. Dopo le esperienze con Pescara, Renato Curi Angolana, Francavilla e Notaresco (quest’ultima particolarmente felice in Serie D), D’Ercole è arrivato a Teramo proprio nella stagione 2022/23, quella della ripartenza, accettando la piazza indipendentemente dalla categoria.

Nei suoi due anni e mezzo biancorossi, D’Ercole ha avuto il merito di costruire squadre pronte e vincenti, senza spendere cifre esorbitanti. La dimostrazione è nel Teramo di questa stagione, bello e sorprendente, messo in piedi con un budget molto inferiore a quello delle presunte grandi del girone. Insomma, a discapito della categoria, il DS del Teramo è un professionista vero.

In un’intervista realizzata in esclusiva dalla nostra redazione, con D’Ercole abbiamo parlato più o meno di tutto. Dai temi legati al calcio giocato a quelli riguardanti ovviamente il mercato, dalla nostra chiacchierata sono emersi diversi spunti.

D’Ercole: “Tanta amarezza per il divieto di trasferta di San Benedetto! Le squadre non si costruiscono solo con i soldi”

La notizia del giorno in casa Teramo è il divieto della trasferta di San Benedetto per i tifosi biancorossi. Tra tre giorni, domenica 1 dicembre, il Diavolo farà visita alla prima della classe senza poter contare sul calore dei propri supporters, che potranno godersi la sfida solo da casa. Dopo Chieti, quello del “Riviera delle Palme” è il secondo divieto di trasferta ai danni del Teramo in appena 14 giornate di campionato. Una situazione per certi versi surreale che D’Ercole ha commentato così: C’è tanta amarezza. Per noi i tifosi sono fondamentali. Chi ha la fortuna di avere un pubblico caloroso come il nostro trae beneficio in partite come quelle di domenica. È già il secondo divieto di trasferta stagionale, sinceramente non riusciamo a comprendere il perché di queste decisioni. Il Riviera delle Palme è uno degli stadi più sicuri della categoria, capace di ospitare quello spettacolo che merita una partita come questa. Giocheremo anche per i nostri tifosi, sappiamo di dover fare quel qualcosa in più. Se lo meritano per tutto quello che hanno dato in questi anni e che continueranno a dare nei prossimi. In ogni caso sarà una partita bellissima, non dobbiamo assolutamente sentirci inferiori“.

Sicuramente più felici le notizie che provengono dal fronte calcio giocato. Malgrado il deludente pareggio a reti bianche contro la Recanatese nell’ultima giornata di campionato, i biancorossi sono secondi in campionato a -4 dalla vetta. Per molti, il Teramo rappresenta una sorpresa, per D’Ercole, invece: “Se ti dicessi che non sono sorpreso sarei presuntuoso, se ti dicessi di essere sorpreso darei l’impressione di non credere nel lavoro fatto in estate. Si parla sempre e solo del budget: chi spende di più deve vincere, chi spende meno non vincerà mai, non è così! È ovvio che i soldi aiutino e che tutti vorrebbero spenderli in maniera illimitata, ma non si costruiscono le squadre solo con quelli. Sono importanti, ma non l’unica cosa che conta”.

D’Ercole tra passato e presente: “Quando ho avuto Boloca voleva smettere, al Teramo in tanti possono ambire al professionismo”

Più in generale, D’Ercole si è soffermato anche sul suo percorso al Teramo: “Siamo partiti dalla Promozione con un progetto improntato sulla continuità e sulla programmazione. Ho sempre creduto nei miei ragazzi, sia al Teramo che in qualsiasi altro posto in cui abbia lavorato. Negli anni ho avuto Boloca che adesso è in Serie B (gioca al Sassuolo, ndr.), ma al Francavilla era un ragazzino che stava per smettere. Poi Banegas, Palumbo, Dos Santos, Maio…Anche a Teramo ho la fortuna di avere tanti ragazzi bravi. Certo, hanno un altro curriculum rispetto a quelli che ho nominato, ma questo non vuol dire che siano inferiori”.

Senza alcun dubbio, i biancorossi sono una squadra con importanti prospettive per il futuro. I tre centrali di difesa, Menna, Cipolletti e Brugarello, ad esempio, son rispettivamente nati nel 2004, nel 2001 e nel 2005. Nonostante la giovane età, però, stanno disputando un campionato di assoluto livello, mostrandosi capaci di attirare diversi osservatori: “Non voglio essere presuntuoso, ma a Teramo ci sono diversi giovani di prospettiva. Poi per arrivare in alto dovranno resistere alle pressioni e credere in loro stessi, ma le qualità ci sono. Menna, Cipolletti e Brugarello possono ambire al professionismo, spero di arrivarci con loro. In generale comunque ci sono moltissimi ragazzi validi. I difensori di riserva stanno giocando poco ma hanno qualità. Pietrantonio non è più giovanissimo, ma credo sia uno dei migliori esterni della categoria. Lo stesso Pavone, D’Egidio…sono ragazzi che hanno già avuto delle opportunità, magari nel momento sbagliato, ma che non dovranno mai smettere di crederci. Hanno tutto per poter ambire a palcoscenici più alti della Serie D, ma lo devono dimostrare sul campo, i complimenti non bastano”.

D’Ercole sul mercato: “Per ora nessuna richiesta di cessione. Prima punta? Siamo felici così”

Naturale, a meno di una settimana dall’apertura del calciomercato in Serie D, toccare anche il tema trasferimenti. Forse più che in entrata, il Teramo dovrà sistemare qualcosa in uscita, considerando alcuni giocatori scarsamente impiegati sin qui. Su tutti si pensi a Cangemi e Furlan, braccetti di difesa quasi sempre titolari nella scorsa stagione e con pochissimi minuti all’attivo (addirittura zero per Furlan) in questa: “Stanno dando tutti il 300%, è ovvio che qualcuno – per una questione di scelte e non di demeriti sportivi – stia giocando pochissimo. Probabilmente avranno voglia di mettersi in mostra giocando e qualora dovessero chiedere la cessione io li capirei. Di richieste specifiche per ora non ne abbiamo avute, ma ci potrebbe stare. Furlan e Cangemi sono ragazzi giovani, la Serie D potrebbero farla tranquillamente, e sarebbe comprensibile se chiedessero di andare altrove. La società non ha intenzione di venderli, ma qualora ci fossero richieste cercheremmo di accontentarli. Comunque i ragazzi a Teramo stanno benissimo, è veramente difficile trovarne uno che voglia andarsene”.

Sul fronte in entrata, invece, la piazza chiede una prima punta da poter affiancare o alternare a Luis Fabian Galesio. Per D’Ercole non c’è alcuna necessità impellente di intervenire: Siamo contentissimi di Galesio e degli altri. Nel calcio si parla sempre degli attaccanti, ma in giro non ne vedo uno che sei sicuro faccia la differenza. Siamo contenti del nostro reparto offensivo, se dovesse capitare un’occasione ci faremo trovare pronti, ma non siamo alla ricerca di una punta. Il calcio è un gioco di squadra, non segna solo il centravanti e a noi andrebbe benissimo anche se segnasse il portiere. Galesio non è solo gol, fa un lavoro importante di raccordo e si sacrifica moltissimo. Alla gente piace fare fantacalcio quando arriva il mercato. Tante volte si pensa che cambiare porti necessariamente a dei miglioramenti, ma spesso può anche peggiorare le cose. Luis non può segnare un gol a partita, ma a noi va benissimo quello che sta facendo. Siamo il terzo miglior attacco del campionato, siamo tranquilli”.

Karim Ouali-Teramo: “Si sono fatte delle valutazioni”, poi su Cipolletti: “Spero possa diventare il capitano del futuro”

In ultima istanza, abbiamo condiviso una nostra riflessione con Paolo D’Ercole. Da tre anni, il Teramo ha spinto forte sul concetto di teramanità, ingaggiando giovani cresciuti in città e in provincia. Un giocatore che certamente rientrerebbe in questi parametri è Karim Ouali, nato e cresciuto a Teramo, che lo scorso anno si è messo in mostra con la maglia del L’Aquila e attualmente è in forze all’Ostia Mare nel Girone E. Lo seguo dal campionato di Promozione. È molto bravo e si sono fatte delle valutazioni, poi molto spesso nel calciomercato domanda e offerta non coincidono. Prima dell’infortunio, lo scorso anno ha fatto un campionato molto positivo. Siamo contenti dei teramani che abbiamo, penso a Cipolletti. Consigliai al Pescara di prenderlo quando faceva i Giovanissimi a Teramo. Sta crescendo giorno dopo giorno e mi auguro per lui che possa essere il capitano del futuro. Ha tutto per arrivare in alto. Per noi la teramanità è importante, non per una questione di costi: chi gioca per la propria città dà sempre qualcosa in più e fa innamorare anche chi arriva da fuori”.

Si ringraziano Paolo D’Ercole e l’Ufficio Stampa del Città di Teramo 1913 per la disponibilità.