Dalle notti “mundial” al primo titolo europeo col Siviglia: la storia del Papu Gomez

18 dicembre 2022, un giorno storico per l’Argentina e il Papu Gomez. La formazione di Lionel Scaloni è diventata Campione del Mondo per la terza volta nella storia, un traguardo che non raggiungeva dal lontano 1986. Era l’Argentina dei vari Passarella, Barruchaga, Valdano e soprattutto Diego Armando Maradona. Oggi, invece, Papu sale anche sul tetto d’Europa col suo Siviglia al termine di 146 minuti di autentica battaglia contro la Roma. L’Europa League, dunque, ritorna per la settima volta in terra andalusa.

Tra i volti noti del calcio italiano c’è anche Papu Gomez che proprio a Catania ha spiccato il volo verso i palcoscenici del calcio internazionale. Il suo ricordo, infatti, ancora oggi resta indelebile nelle menti dei tifosi siciliani. Gol, assist, giocate vincenti e tanta fantasia. Come si può dimenticare chi ha totalizzato oltre 100 presenze con queste prestigiosa maglia?

La storia del Papu Gomez

Papu Gomez arriva a Catania in silenzio, da sconosciuto, come una delle tante scommesse argentine pescate e spesso indovinate da quella meravigliosa rete di osservatori in giro per il Sud America. Arriva in Italia nel luglio 2010 dal San Lorenzo (squadra che ha regalato al Napoli un certo Lavezzi) per soli 3 milioni di euro, e debutta il 12 settembre 2010, a 22 anni, subentrando a Ricchiuti al 58′ nella partita vinta 2-1 contro il Parma.

Gioca per la prima volta da titolare nella partita del “Massimino” contro il Cesena vinta per 2-0, e il 17 ottobre 2010, durante Catania-Napoli, realizza il suo primo gol con la maglia etnea.

A Catania ci resta per tre anni, dal 2010 al 2013, ed è forse stato questo il punto più importante della sua carriera. Sotto le varie gestioni Montella e Maran, il Papu Gomez si esalta e mette in pratica tutte quelle che sono le sue doti. Imparerà, infatti, a giocare da ala, seconda punta e anche trequartista. Migliorerà sotto tutti i punti di vista: velocità, progressione, tecnica individuale, tiro e dribbling, pezzo forte del suo repertorio visto il suo baricentro basso. Mettendo insieme tutti questi aspetti viene fuori quella che oggi è la figura del Papu, ossia un autentico uomo-assist capace di inventare la giocata da un momento all’altro.

Il palmares del Papu Gomez si allarga sempre di più

A 35 anni non si è più ragazzini, è scontato, ma se il Papu Gomez si gira alle spalle troverà una bacheca personale che probabilmente neanche lui si aspettava di avere giunto in questa fase della carriera. Un Mondiale U20 nel 2007 con in squadra la luminosissima stellina di Sergio Aguero che brillava sempre di più, una Copa America nel 2021, una Supercoppa Mondiale vinta contro l’Italia nel 2022, il titolo Mondiale in Qatar e l’Europa League col Siviglia.

Quanti ragazzini che lasciano l’Argentina per l’Europa in giovane età sognano di avere una carriera del genere? Tanti, e tra questi c’è anche Papu Gomez che ha realizzato il sogno di una vita. Perché in Argentina vincere e soprattutto festeggiare la Coppa del Mondo è religione. Entri di diritto nella storia del calcio, proprio come fatto da Maradona e dai chi è riuscito a salire in cima al mondo.

Il percorso del Papu Gomez in Europa League

Papu Gomez non è stato un titolarissimo del Siviglia, complice soprattutto i diversi problemi fisici che l’hanno costretto a rinunciare a più di un appuntamento. Reduce da quasi 75′ minuti contro il Real Madrid, Gomez non ha fatto il suo ingresso in campo durante la finale contro la Roma. Spiccioli di gara, invece, nelle semifinali contro la Juventus.

A cura di Gerardo Guariglia

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