Paternò, alla scoperta della sorpresa del girone I
Capita spesso in Serie D, di vedere piccole realtà che sorprendono tutti dal punto di vista dei risultati. Formazioni che ad inizio campionato venivano etichettate come papabili retrocesse, ma che tramite il giusto lavoro sia dentro che fuori dal campo riescono a lottare per le zone alte della classifica. Una delle squadre più vicine a questa descrizione è il Paternò, attualmente quarto nel girone I, a soli quattro punti dalla vetta.
Un vero e proprio piccolo gioiello creato in maniera esemplare da tutta la dirigenza. Composto da un organico giovane, sempre pronto ad affrontare qualsiasi tipo di avversario. Una realtà rappresentata da outsider, come l’allenatore Alfio Torrisi, scelto dalle serie inferiori dal direttore sportivo Vittorio Strianese (al quarto anno nel club siciliano).
Paternò, la scalata di Alfio Torrisi
Una vera e propria scommessa vinta dai rossazzurri, dato che la carriera di Torrisi era partita quasi per “gioco” in terza categoria. É proprio grazie alle quattro stagioni all’Aci Sant’Antonio, coronate dalla promozione in Eccellenza, che il suo nome arriva alla dirigenza del Paternò.
Il nuovo allenatore ci ha messo poco tempo per zittire gli scettici, grazie alla striscia d’imbattibilità d’inizio di campionato durata otto gare (cinque vittorie e tre pareggi), interrotta solo dalla sconfitta per due a zero contro la capolista Gelbison. Stop che non ha fermato la cavalcata dei rossazzurri, al momento in piena lotta per le posizioni più alte del girone.
La forza del gruppo
Il segreto di questo piazzamento risiede proprio nel gruppo, siccome nel Paternò non c’è un vero e proprio goleador, ma un organico che si distribuisce le reti. I “capocannonieri” della squadra sono: Gaston Camara (ex Primavera Inter), Alessio Rizzo, Alessandro Cangemi, Agostino Mascari e Giovanni Foderaro, tutti a quota tre gol. Frutti arrivati tramite il 4-3-3 offensivo di Torrisi, che oltre ai tre punti non disdegna nemmeno lo spettacolo e che rendono il Paternò il miglior attacco del girone (35 marcature totali).
A cura di Niccolò Parenti