Paternò-Catania: ecco l’impianto sportivo che ospiterà la gara

E’ arrivato il verdetto tanto atteso. La gara tra Paternò e Catania si disputerà domenica 23 ottobre allo stadio “Angelo Nobile” di Lentini (SR). A confermare il tutto è stata la stessa LND attraverso un comunicato ufficiale.

Paternò-Catania, dunque, si giocherà a Lentini. Dopo la squalifica del campo dei paternesi, in occasione degli incidenti nella gara interna con il Licata, la sfida verrà disputata a porte chiuse all’Angelino Nobile alle 15.

Sulla sanzione verso lo stadio del Paternò c’è un ricorso presentato dal club. L’obiettivo è quello di consentire l’accesso del pubblico, ma al momento la sfida di domenica si giocherà senza spettatori.

Il comunicato della LND su Paternò-Catania

Come detto in precedenza, la LND ha ufficializzato che Paternò-Catania si disputerà al Lentini: “A seguito delle disposizioni del Giudice Sportivo circa la squalifica con effetto immediato del campo di gioco per una gara comminata alla società Asd Paternò Calcio, il Dipartimento Interregionale ha reso noto che la partita del Girone I di Serie D Paternò-Catania, valida per l’8ª giornata di campionato, si disputerà sul neutro e a porte chiuse dello stadio “Angelo Nobile” di Lentini (SR) salvo indicazioni diverse della Giustizia Sportiva in merito al ricorso presentato dalla società di casa.

I provvedimenti attuati nei confronti del Paternò

Il Paternò è stato punito dal Giudice Sportivo per i seguenti motivi: “Squalifica del campo di gioco per una gara effettiva con decorrenza immediata. Campo neutro e porte chiuse. Ammenda di EURO 3.500,00, più una ulteriore gara a porte chiuse sul proprio campo.

Per avere propri sostenitori nel corso del primo tempo lanciato una bottiglia di acqua piena da un litro e mezzo che colpiva in pieno volto un calciatore avversario che rimaneva a terra per circa un minuto rendendo necessario l’intervento dei sanitari. I medesimi sostenitori, nel corso del secondo tempo, lanciavano un petardo nel proprio settore che rendeva necessario l’intervento della Forza Pubblica.

Per la intera durata della gara, inoltre, intonavano cori gravemente offensivi e intimidatori all’indirizzo della società avversaria e della Terna Arbitrale. Al termine della gara, molte persone non identificate né autorizzate, ma chiaramente riconducibili alla società, indebitamente presenti nel recinto di gioco, seguivano l’Arbitro e rivolgevano espressioni offensive al suo indirizzo e all’indirizzo degli Organi Federali.

Solo l’intervento delle Forze dell’Ordine consentiva l’allontanamento di detti soggetti e il conseguente rientro negli spogliatoi della Terna Arbitrale.

Sanzione così determinata anche in considerazione della idoneità del lancio della bottiglia ed arrecare gravissime conseguenze alla incolumità dei calciatori”.

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Redazione