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Paternò, l’orgoglio di Torrisi: “Vogliamo continuare a stupire”

Torrisi Paternò

Continua a stupire il Paternò di Alfio Torrisi. La squadra catanese del girone I di Serie D ieri ha ottenuto la salvezza aritmetica proprio ieri, grazie al successo per 2-0 in casa contro il Giarre. I rossoblù militano stabilmente in zona play-off da inizio stagione, con il quinto posto dietro le corazzate del girone.  

La sorpresa Paternò di Torrisi

Le prestazioni della squadra hanno puntato i riflettori in particolare proprio sull’allenatore Alfio Torrisi, il quale avrebbe già richieste da categorie superiori. Classe 1982, è alla prima esperienza in assoluto in Serie D, dopo le quattro stagioni all’Aci Sant’Antonio, dove si era reso protagonista di una straordinaria scalata dalla Terza Categoria all’Eccellenza.

Il Paternò quinto in classifica con 41 punti, frutto 11 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte, in striscia positiva da 4 partite. “Ad inizio stagione – spiega Torrisi – ci davano quasi per spacciati, ma alla fine questa squadra è riuscita a fare qualcosa di strepitoso, rimarcato dalla salvezza matematica arrivata ieri a 14 giornate dalla fine. Questa squadra è molto giovane, con vere e proprie scommesse del direttore Strianese, e, in un girone difficile come il nostro, dalla prima giornata è sempre nelle prime cinque posizioni della classifica, anche se ci manca la vittoria contro l’Fc Messina, la quale ci avrebbe consentito di avere 44 punti.

Il Paternò – precisa il tecnico – ha fatto qualcosa veramente di fenomenale ed il merito principale è dei ragazzi: hanno preso spunto dallo scetticismo iniziale per darsi stimoli a fare bene e cercare di sovvertire i pronostici che c’erano su di noi. Senza dimenticare i meriti del direttore Strianese, che è stato capace di trovare uomini consoni al mio modo di fare calcio dal punto di vista sportivo, tecnico e anche umano. Possiamo dire che ad oggi il Paternò è un bel giocattolo”.

Il segreto del Paternò

Dietro al Paternò c’è la mentalità vincente dei calciatori, dello staff e della società. “Il segreto – ha aggiunto l’allenatore – è il lavoro quotidiano e la disponibilità massima dei ragazzi. Lo staff è dedito al lavoro 24 ore su 24, dal lunedì alla domenica. Cerchiamo di mettere la squadra in condizione di non trovare sorprese durante la partita che prepariamo. Diamo tantissime informazioni sull’avversario per cercare delle soluzioni per far male, analizzando anche cosa fare per non danneggiarci da soli. Tutto quello viene sviluppato durante la settimana la squadra poi lo mette in campo, grazie sia al lavoro certosino dello staff, sia all’ambiente del Paternò, guidato in maniera perfetta dal presidente Mazzamuto. E’ una società sana, che non ci fa mancare niente e ci fa star bene”.

Il binomio Torrisi-Strianese

C’è una chimica speciale tra Alfio Torrisi e il direttore sportivo Vittorio Strianese. “Ripeto ancora – spiega il tecnico dei siciliani – che una squadra funziona bene se c’è un bel binomio tra direttore sportivo e allenatore. Tra me e Strianese c’è sintonia d’intenti perché lui si cala perfettamente nei miei panni: spesso un direttore sportivo non ha l’umiltà di assecondare l’allenatore sulle scelte tecniche in base alle caratteristiche dei giocatori. Essendo un esordiente in questa categoria, non era facile convincerlo a trovare giocatori con caratteristiche diverse dal suo modo di vedere il calcio. 

Lo devo ringraziare – continua Torrisi – perché si è messo a mia totale disposizione, da lì, avendo scelto i calciatori adatti al mio modo di fare calcio, si è messo in moto e ha lavorato 24 ore su 24, valutando tanti profili e scegliendo quelli più consoni insieme. Non faccio un calcio di schemi, giochiamo per principi e posizioni, non è facile trovare giocatori capaci di fare transizioni, votati al sacrificio, alla voglia e alla cattiveria. Strianese da questo punto di vista è stato bravo e merita 10”.

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Torrisi e l’interesse delle categorie superiori

Le belle prestazioni del Paternò hanno attirato su Torrsi gli occhi di società di categorie superiori, in particolare in Serie C e alcune formazioni Primavera. “Non sono stato ancora interpellato da nessuno – precisa l’allenatore – ma fa sicuramente piacere questo interesse, mi inorgoglisce e mi fa felice, ma adesso non è il momento di sentire queste campane. Ora penso al Paternò: dobbiamo essere concentrati in queste ultime 14 partite che rimangono e abbiamo il dovere di continuare a stupire, terminando la stagione nel miglior modo possibile. Solo dopo, alla fine, mi prenderò un caffè con la società e il presidente che mi hanno dato questa grande possibilità: da lì capiremo se si può andare avanti insieme o se bisogna valutare palcoscenici diversi, a prescindere dalla categoria”. 

Obiettivo: continuare a stupire

Il Paternò, dunque, vuole regalare una grande soddisfazione ai suoi tifosi, pur restando con i piedi per terra. “Continuare a stupire – conclude Torrisi – vuol dire continuare a fare bene, per questo non ci poniamo dei limiti, con la consapevolezza che nel caso in cui non dovessimo raggiungere il quinto posto, arrivando sesti o settimi, non è la fine del mondo. In questo momento siamo a 9 punti dalla prima posizione, dietro Acireale, Lamezia Terme, Gelbison e Cavese. Gli investimenti di tutte e quattro queste squadre valgono l’intero campionato di Serie D”.

A cura di Giacomo Grasselli