Il Paternò torna in Serie D dopo una sola stagione di assenza. Un traguardo raggiunto grazie alla vittoria della Coppa Italia Dilettanti. I rossazzurri infatti sono riusciti a vincere contro la Solbiatese nell’atto finale della competizione conquistando la promozione in quarta serie. Dopo i grandi festeggiamenti il presidente del club, Ivan Mazzamuto, ha espresso tutta la sua emozione ai nostri microfoni: “Avrei firmato per salire in Serie D vincendo una competizione così prestigiosa”.
Il presidente più longevo e vincente della storia del Paternò, Ivan Mazzamuto, ha mostrato tutta la grande felicità per il traguardo raggiunto: “Avrei firmato per salire in Serie D attraverso la Coppa Italia. All’inizio partono più di 500 squadre in questa competizione, essere arrivati a disputare la finale e a vincerla è un traguardo importantissimo. I momenti più difficili sono stati quelli dopo la sconfitta di Enna, ma questi sono ragazzi con grande carattere e hanno saputo reagire. La partita più bella? Quella in casa contro il Teramo in uno stadio colorato interamente di rossoazzurro. Lì ho cominciato a crederci”.
Il patron ha continuato parlando anche del futuro del club: “Abbiamo bisogno di ristrutturarci meglio a livello societario. Nelle prossime settimane inizieremo a fare delle valutazioni con altri imprenditori. Subito dopo la retrocessione dello scorso anno, ho promesso un ritorno immediato in D. Sono davvero contento di essere riuscito a rispettarla. Tifosi? Sono fantastici, ci hanno seguito a Firenze, in Puglia, a Teramo, hanno faticato tanto, si meritano questa soddisfazione”.
Anche Alessio Asero, nativo di Paternò e autore del gol in finale, è intervenuto ai nostri microfoni: “Emozione incredibile, da Paternese questo trofeo per me vale il doppio. Lo sento mio. È stato un orgoglio vedere la mia città in festa. Vincere i campionati può capitare con maggiore frequenza durante la propria carriera, ma vincere un trofeo nazionale come la Coppa Italia Dilettanti è un motivo di enorme soddisfazione”.
Il jolly rossazzurro ha continuato: “Il momento più bello? Di gran lunga il gol in finale ma ce ne sono tanti. Potrei anche parlare delle sfide col Teramo. Vedere lo stadio “Falcone-Borsellino” pieno è stato davvero incredibile. Sarò sempre il primo tifoso di questa squadra. Coverciano? È un’esperienza che porterò sempre con me”.