Cerignola-Pazienza, è finita: una storia partita dalla Serie D
Dopo due stagioni trascorse sulla panchina gialloblù Michele Pazienza non è più l’allenatore dell’Audace Cerignola. Si separano le strade, dunque, tra l’ex Juventus e il club del presidente Nicola Grieco. Una storia – quella tra il Cerignola e Pazienza – partita due stagioni fa in Serie D. Dal settimo posto dell’annata 20-21, alla vittoria del girone H di Serie D l’anno successivo. Quest’anno, inoltre, la società ha deciso di affidare all’allenatore sanseverese la guida della squadra nei professionisti. Il risultato? Il raggiungimento dei play-off nazionali di Serie C.
Tre annate importanti, che entrano di diritto nella storia del club pugliese. Basta pensare che Pazienza, di fatti, ha riportato il club in Serie C ottantacinque anni dopo l’ultima volta. E voi ricordate la cavalcata del Cerignola in Serie D che ha conseguito questo grande risultato?
Dalla coppia Allegrini-Sirri ai gol di Malcore: la cavalcata in D del Cerignola di Pazienza
Pazienza arriva per la prima volta a Cerignola nella stagione 20-21. Il club gli affida una squadra molto giovane e l’allenatore riesce a portare a casa, al termine della stagione, un buon settimo posto. Risultato che convince la dirigenza a riconfermare Pazienza anche per l’annata successiva.
Una scelta che, alla fine dei giochi, è risultata azzeccata. Il motivo? I gialloblù vincono il campionato e approdano in Serie C, 85 anni dopo l’ultima volta, dopo averla sfiorata in tante occasioni. I protagonisti di questo traguardo storico? Malcore su tutti, capocannoniere del girone con 21 gol, ma anche una difesa blindata dalla coppia Allegrini-Sirri.
Una promozione più che meritata per gli uomini di Pazienza. Sono i numeri a testimoniarlo: primato mantenuto ininterrottamente per tredici giornate di fila, fino alla vittoria contro il Bitonto che ha sancito l’aritmetico salto di categoria. Miglior attacco con 70 gol realizzati ma anche la miglior difesa con sole 24 reti subite. Un capolavoro firmato un anno fa da Pazienza. Adesso però, dopo tre anni memorabili alla guida dei gialloblù è arrivato il momento dei saluti. Ma la storia è stata già scritta.
A cura di Francesco Giudice