Clivense, Pellissier: “Vogliamo provare ad acquistare il marchio Chievo. La Serie A…”

Intervenuto a Sky Sport 24, Sergio Pellissier ha toccato numerosi argomenti riguardanti il futuro della sua Clivense. Dal crowdfunding al marchio Chievo, passando per il progetto professionismo.

Pellissier sul marchio Chievo: “Non è di una sola persona, ma di tutte quelle che lo hanno amato”

Il crowdfunding era andato molto bene malgrado la guerra, il covid e tutte le cose che sono accadute in quel periodo. Nonostante fossimo in Terza Categoria abbiamo avuto un riscontro enorme. Adesso lo abbiamo riaperto un po’ perché vorremmo anche far riavere quel marchio alla gente che lo ha amato e che ha pianto quando è scomparso. Il marchio del Chievo è all’asta insieme alla matricola e quindi, sentendo anche tutti i nostri soci e le persone che girano intorno alla società, vorrebbero provare a riportarlo a casa. Il marchio non è di una sola persona, ma di tutte quelle che lo hanno amato. Deve ritornare a tutti coloro che hanno avuto la passione di venire a vedere tutte le partite nonostante le sofferenze di ogni singola partita”.

“Serie A? Ci penso tutti i giorni. Nel giro di 7 anni..”

Tra i sogni di Pellissier c’è anche il professionismo, in particolare la Serie A: “Io ci penso tutti a giorni a cosa devo fare, anche perché ho delle responsabilità. Voglio che tutte le persone che hanno creduto in me e in questo progetto possano togliersi delle soddisfazioni. Nel nostro business plan, essendo un sognatore, ho voluto mettere la Serie A nel giro di 7 anni. Il problema è che siamo partiti con due anni di ritardo perché volevamo prendere il titolo del Chievo senza riuscirci, avere la Serie D lo scorso anno e non siamo riusciti nemmeno lì.

L’obiettivo, però, lo abbiamo messo. Indubbiamente quello principale è ritornare nei professionisti il prima possibile, ma è complicato perché servono anche tanti soldi. Questo è un punto importante per il nostro progetto. Ci sono persone che c’hanno creduto in Terza Categoria, Eccellenza e anche in Serie D. Più gente arriverà e più possibilità abbiamo di portare avanti questo progetto”.

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Redazione