Pellizzari: “Commissariamento LND? Non ci sono i presupposti”
In occasione dell’appuntamento elettorale a Tito Scalo, che ha visto l’elezione di Emilio Fittipaldi come presidente del Comitato Regionale Basilicata, tra le autorità del mondo sportivo, non è mancata la presenza di Ettore Pellizzari, vicepresidente vicario della LND.
Nel suo intervento, Pellizzari ha inizialmente reso omaggio a Pietro Rinaldi, scomparso l’agosto scorso, il quale era alla guida del calcio lucano dal 2002. Pellizzari ha riaffermato il proprio ruolo di garanzia e ha giustificato la sua partecipazione all’assemblea. Parla di un invito da parte del Comitato Regionale Basilicata e di un gesto di rispetto nei confronti del mandato, conferitogli dall’amico ed ex Presidente Sibilia.
Le critiche a Pellizzari
“Io starei operando in aperto contrasto con le norme della FIGC e della Lega Nazionale Dilettanti? Chi mi ha accusato di violare le regole, offendendomi nella mia integrità, dignità e immagine, sia come persona che come dirigente della LND dico che intendo procedere con ogni iniziativa a mia tutela” afferma Pellizzari.
Ipotesi di commissariamento della LND
Pellizzari in seguito ha dichiarato la sua posizione rispetto alla presunta ipotesi di commissariamento della Lega Nazionale Dilettanti, dopo l’addio di Sibilia, spiegando come la gestione proceda regolarmente e come, secondo lui, i presupposti per procedere al commissariamento non ci siano.
Le parole di Pellizzari
“I campionati si svolgono regolarmente, la normale gestione procede regolarmente e si potrà andare a votare presto per il nuovo Presidente della LND. Del resto, anche il Presidente federale Gravina, non si è detto preoccupato rispetto alla situazione che si è venuta a creare. Ai 14 Presidenti che hanno sottoscritto quel documento dico invece che ognuno di loro potrà essere protagonista del percorso democratico elettorale, al quale il sottoscritto non ha alcuna intenzione di partecipare. Credo che rinunciare alle nostre prerogative e chiedere il commissariamento non sia una bella cosa. Lo ripeto: la mia è una figura di garanzia. Per lo stesso motivo, ma con grande fermezza, ribadisco che non mi dimetterò, perché così facendo tradirei quel principio di assoluta legittimità del mio operato.” continua Pellizzari.
Gloria Cusin