Il Piacenza torna in Serie D. Gli emiliani sono aritmeticamente retrocessi dal girone A di Serie C a causa… della Triestina! Non basta la vittoria contro il LR Vicenza per 1-0: nei tre minuti finali la Triestina ha ribaltato lo svantaggio e ha vinto in casa della Pergolettese per 1-2, evitando per un soffio la Serie D diretta. Play-out per gli alabardati, mentre i biancorossi ritornano in quarta serie dopo 7 stagioni tra i professionisti. Continua dunque il calvario nelle serie minori di una società che 20 anni fa disputava il suo ultimo campionato di Serie A.
Il Piacenza Foot-Ball Club è stato fondato nel 1919. Nei primi 70 anni della propria storia aveva militato principalmente tra Serie C e Serie B. Nella stagione 1992-1993 arrivò al terzo posto nel campionato cadetto e fu promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia. La quindicesima posizione nell’annata successiva in massima serie non bastò ad evitare la retrocessione. Il Piacenza, però, vinse immediatamente il campionato di Serie B successivo 1994-1995 e tornò immediatamente in A.
Dopo quattro salvezze consecutive tra il 1995 e il 1999, nel 1999-2000 retrocesse per la seconda volta dalla massima serie, per ritornare in Serie A nel 2001-2002 dopo il secondo posto in Serie B nel 2000-2001. L’ultima stagione tra i “grandi” è datata 2002-2003. Sono 8 le partecipazioni del Piacenza in massima serie nel corso della propria storia, tutte a cavallo tra gli anni ’90 e ’00.
In quel periodo vestirono la maglia biancorossa grandi calciatori come Renato Buso, Hugo Campagnaro, Eugenio Corini, Eusebio Di Francesco, Arturo Di Napoli, Alessandro Lucarelli, Enzo Maresca, Davide Moscardelli o Pietro Vierchowod, per citarne solo alcuni. Nel 1999-2000 ha esordito in Serie A un certo Alberto Gilardino, che diventerà poi campione del mondo nel 2006. I fratelli Filippo e Simone Inzaghi, originari proprio di Piacenza, hanno mosso i primi passi nel mondo del calcio nella società biancorossa.
Ma l’immaginario collettivo calcistico italiano collega Dario Hubner al Piacenza.Iin biancorosso tra il 2001 e il 2003, nel 2001-2002 diventò il capocannoniere della Serie A con 24 reti, a pari merito con lo juventino David Trezeguet. Il tutto all’età di 35 anni.
Dal 2003-2004, però, è iniziata la parabola discendente del Piacenza. Dopo 8 stagioni in Serie B, nelle quali gli emiliani hanno visto sbocciare il talento di Radja Nainggolan, infatti, gli emiliani sono retrocessi in Lega Pro nel 2010-2011. Nel 2012 la società viene dichiarata fallita.
Il calcio piacentino riparte dalla Lupa Piacenza in Eccellenza: solo nel 2013 e in Serie D tornerà la denominazione Piacenza Calcio 2019. Nel 2015-2016 i biancorossi tornano in Lega Pro e da allora disputano 7 stagioni consecutive nella terza serie calcistica italiana. Il Piacenza sfiora anche il ritorno in Serie B, nel 2018-2019, perdendo la doppia finale play-off contro il Trapani.
In questa stagione, il campionato dei piacentini nel girone A di Serie C non è iniziato nel migliore dei modi. Nelle prime 11 giornate gli emiliani avevano raccolto solo 5 punti. La prima vittoria era arrivata solo il 6 novembre 2022 contro il Mantova e alla fine del girone di andata i punti in classifica erano solamente 13.
Nel girone di ritorno la situazione non è migliorata. Solo tra dicembre e gennaio il Piacenza aveva messo in fila quattro risultati utili consecutivi, pareggiando contro il Vicenza e vincendo contro Pegolettese, Virtus Verona e Feralpisalò. Sono seguite, tuttavia, 5 sconfitte in 8 giornate tra il 21 gennaio e il 5 marzo, per poi tornare al successo il 12 marzo contro il Mantova. Da allora, i biancorossi hanno perso con il Pordenone e pareggiato tre gare di fila contro Lecco, Novara e Triestina.
Nel finale di campionato, poi, il Piacenza ha tentato una rimonta in extremis per cercare di regalarsi quantomeno i play-out: sono arrivate due vittorie con la Pro Sesto alla terzultima gara e con il LR Vicenza all’ultima, con in mezzo il pareggio con la Pro Patria, ma tutto ciò non è bastato. Con questa retrocessione, dunque, continua il periodo nero del Piacenza, a 20 anni esatti da quella Serie A ad oggi molto lontana.