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Piacenza, Rossini: “I fischi sono un atto d’amore. Tutti bravi quando le cose vanno bene”

È bastata una settimana per cambiare completamente l’atmosfera in casa Piacenza. Dalla gioia per la vittoria nel derby col Fiorenzuola si è passati alla delusione per il pareggio interno contro il Lentigione. Un punto che non può soddisfare i biancorossi, usciti dal campo tra i fischi dei propri tifosi.

Non solo però un 1-1 deludente, ma anche un secondo tempo non all’altezza delle aspettative. Al termine della partita, l’allenatore biancorosso, Stefano Rossini, ha parlato della gara in conferenza stampa.

Ai suoi ha chiesto maggiore personalità, mentre ha definito legittime le critiche dei tifosi. Di seguito le sue parole.

Piacenza, Rossini: “Il valore delle persone si vede nelle avversità”

A fine partita Rossini ha analizzato così la prestazione: “Dopo 15 minuti del primo tempo avevamo preso in mano la partita e ne ero contento. Mi aspettavo più superiorità nel secondo tempo. Piacenza è una piazza esigente ed è giusto che esprima la sua non contentezza. Bisogna aumentare la personalità. Abbiamo fatto un secondo tempo non bello ma dobbiamo avere equilibrio. Dobbiamo aumentare la consapevolezza nei propri mezzi. Serve più voglia di incidere“.

L’allenatore ha commentato anche i fischi di parte della tifoseria: “È giusto che quando vai bene i tifosi ti applaudano e quando non fai una bella prova ti fischino. Anche quello è un atto d’amore perché vuol dire che vogliono vedere di più. Nella vita non ci sono solo applausi. Quando le cose vanno bene siamo tutti bravi. Il valore delle persone si vede nelle avversità“.

Poi sulla classifica: “Siamo all’inizio, per adesso non ci penso. In questo momento anche la Pistoiese ha i nostri stessi punti e il Ravenna uno meno“.

Infine sulla prova un po’ incolore dei subentrati: “Sono entrati in un momento in cui la squadra non era in campo bene, quindi non è una questione di singoli. Poi è normale che chi entra deve determinare di più“.

Mauri: “Ci sono mancati coraggio e concretezza”

In sala stampa ha preso la parola anche Mauri, autore del gol del pareggio del Piacenza e uno dei più positivi per i biancorossi. Anche lui, come Rossini, cerca di mantenere l’equilibrio: “È un pareggio che comunque ci porta un punto. Nello spogliatoio va tutto bene, abbiamo entusiasmo. La classifica poi si inizierà a guardare tra marzo e aprile, adesso pensiamo solo a fare più punti possibili. In campo oggi ci è mancato coraggio e siamo stati poco concreti. A parere mio dopo il gol preso abbiamo giocato a una sola metà campo, poi abbiamo sofferto, anche se nel secondo tempo non ci sono mancate occasioni“.

Mauri ha commentato anche la sua prestazione personale: “Io sono un giocatore di estro, a volte poi esagero mentre altre riesco a creare delle cose. Per quanto riguarda la squadra non ho visto un ritardo a livello fisico, ma di testa“.

Infine, ha chiuso invitando i tifosi a stare vicino alla squadra, che deve avere maggiore carattere: “Se i tifosi stanno dalla nostra sono un valore aggiunto. Io comunque ai fischi sono abituato, non sono un problema. Alla squadra però ora manca un po’ di personalità nel volere la palla e cercare il dribbling“.