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Rossini: “Giocare con il Piacenza in D è come giocare per Milan o Juve in A”

Piacenza Rossini

La prima partita di Stefano Rossini alla guida del Piacenza finisce in pareggio. Contro il Crema, infatti, i biancorossi non vanno oltre l’1-1. Il nuovo allenatore, subentrato in corsa dopo l’esonero di Massimo Maccarone, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la prestazione dei suoi e tracciare il futuro, in vista del match di domenica 12 contro il Ponte San Pietro.
Con questo pareggio, intanto, la squadra retrocessa dalla Serie C si trova in ottava piazza e vede allontanarsi ancora di più il primo posto, attualmente occupato dall’Arconatese.

Piacenza, Rossini: “Tutti si aspettano di vincere”

Il neo allenatore del Piacenza Stefano Rossini è intervenuto in conferenza stampa al termine del match pareggiato con il Crema. “Se mi aspettavo di più? Io ai ragazzi ho detto che hanno dato tutto. Non posso dire altro” ha esordito l’ex calciatore di Inter e Atalanta. E poi ancora: “In questo momento però il risultato di oggi non basta. Se si analizza la partita nei primi 15 minuti eravamo molto contratti, poi senza aver fatto grandi cose abbiamo tenuto meglio il campo e abbiamo creato. Il gol è stato un segnale importante ma non siamo riusciti a tenerlo abbastanza. Dal gol preso siamo mancati anche a livello di personalità. La palla sembrava che scottasse e su questo dobbiamo lavorare. Però i ragazzi hanno dato tutto, anche se non basta“.

Piacenza Rossini

In seguito, qualche battuta anche sull’importanza della maglia del Piacenza. “Ma bisogna capire se il problema è la tenuta fisica o anche l’aspetto mentale, perché senza quello non si va più. Giocare al Piacenza in Serie D è come giocare al Milan o alla Juve in Serie A. Le aspettative sono importanti, la società ha speso, tutti si aspettano di vincere. Bisogna essere pronti dal punto di vista mentale ad assorbire questa cosa. E se non stai bene con la testa sei stanco, diventi disordinato e vai male. Se raggiungeremo questo step potremo ragionare di più. Quello è il passaggio successivo perché a volte oggi eravamo poco lucidi“.

“D’Agostino non può vincere le partite da solo, neanche fosse Maradona”

L’allenatore del Piacenza, Stefano Rossini, promosso dall’U19 alla Prima Squadra a seguito dell’esonero di Maccarone, ha commentato anche i singoli al termine del match con il Crema. “Delle assenze non parlo, ci sono e basta. Poi più giocatori ho e meglio è. Siamo partiti con l’idea di difenderci col 4-4-2 per mettere Artioli sulla fascia che ha più gamba di D’Agostino. Poi in fase di possesso era più un 4-3-3 che diventava comunque 4-4-2 con Artioli o Santella larghi“.

Piacenza

Questa settimana lavoreremo da tutti i punti di vista, mentre appena arrivato ho prima dovuto capire tante cose. D’Agostino poteva fare di più? Nel secondo tempo siamo mancati un po’ tutti. D’Agostino non è riuscito a esprimersi al meglio anche se è quello che con le qualità che ha ci deve aiutare in queste situazioni. Ma da solo non può vincere le partite, nemmeno se fosse Diego Armando Maradona.
Alla fine potevo cambiare Recino, ma ho valutato che il Crema aveva battuto tanti calci d’angolo e volevo tenere i suoi centimetri in campo
“.

Prossimo appuntamento, dunque, domenica 12 in trasferta con il Ponte San Pietro, il Piacenza non può più sbagliare.