Termina in pareggio l’ostica sfida tra Pro Palazzolo e Piacenza. I biancorossi non sono soddisfatti del match ma vogliono ripartire dal punto portato a casa. Ecco le dichiarazioni del difensore Michele Somma e dell’allenatore degli ospiti Stefano Rossini.
“Sicuramente è stata una partita tosta. Ci prendiamo questo punto anche se volevamo la vittoria. Abbiamo avuto molte occasioni per vincerla, ma ci prendiamo il punto per il futuro. Non è solo una grande difesa la nostra, ma una grande squadra“. Esordisce così Michele Somma, difensore del Piacenza, in conferenza stampa dopo il pareggio con il Pro Palazzolo.
“La coppia con Silva funziona bene. Apo è un grande capitano e un grande leader. Oggi forse il campo piaceva solo a noi due (ride ndr), c’è chi si esalta con i gol e chi come noi in partite sporche come questa. Sappiamo che ora dipende da noi, ma dobbiamo essere sul pezzo a 360° per riuscire a raggiungere l’obiettivo“.
Continua poi parlando di sé: “Personalmente sono contento, perché quando cresci e puoi aiutare la squadra è sempre bello. Penso che in piazze come questa la categoria viene in secondo luogo. Il Piacenza ha sicuramente qualcosa del Catania dell’anno scorso con cui ho stravinto il campionato. Lo vedo dell’intensità degli allenamenti, perché è una squadra che a questo punto della stagione continua a premere sull’acceleratore e non rallenta“.
Interviene poi anche l’allenatore degli ospiti Stefano Rossini: “Era una partita che mi faceva molta paura, su un campo difficile e brutto, contro una squadra tosta e che butta le sfide sull’agonismo. I ragazzi hanno interpretato bene questa partita sporca. Ci siamo abbassati troppo in alcune situazioni del primo tempo, nel secondo tempo abbiamo alzato il baricentro ed è stata partita aperta“.
Parla poi degli avversari: “Il Palazzolo non è li per caso. Squadra difficile da affrontare, tignosa, con una rosa cattiva. Questo campo esalta le caratteristiche. I ragazzi avevano le facce deluse per il pareggio. Giusto così, è un segnale importante. Perché noi vogliamo vincerle tutte. E quando non è possibile, non dobbiamo perdere. La sensazione è di aver superato uno scoglio. Abbiamo serenità, ma non rilassatezza“.
Infine un pensiero sul futuro: “Ho pensato se togliere D’Agostino. Venerdì siamo andati in ritiro. Abbiamo valutato con soci e dirigenti e condiviso con i genitori. È stato un momento di aggregazione. Arrivano le ultime tre della classifica, ma abbiamo ancora 9 partite e non esistono partite facili. Tutti sono assetati di punti, anche in fondo alla classifica e c’è meno possibilità di sbagliare. Varesina diventa primo pericolo? Prestissimo per dirlo. Tutto è ancora aperto“.