Dai sogni di inizio stagione alle difficoltà: gli ultimi mesi del Piacenza
Una prima parte di stagione da alti e bassi, interminabili montagne russe che hanno portato in dote qualche difficoltà di troppo. È quanto successo in casa Piacenza, come testimonia il rendimento di questa prima parte di stagione.
La squadra emiliana, partita sicuramente con ambizioni di vertice, ha dovuto fare i conti invece con risultati altalenanti che hanno poi portato la società a orientarsi verso il cambio di allenatore.
Da Rossini, passando poi per Carmine Parlato, fino al brevissimo interregno di Simone Bentivoglio, separatosi dal club biancorosso a poche ore dal suo arrivo a causa di una dura contestazione da parte della tifoseria piacentina.
Cambi e novità che hanno riguardato anche l’assetto dirigenziale, con l’addio al Ds Alessio Sestu e l’arrivo di Carlo Maria Zerminiani. Il 2024, nel frattempo, è andato in archivio con il pareggio per 1-1 maturato al termine della sfida con lo Zenith Prato. Ripartire bene, adesso, è quasi un obbligo.
Piacenza, tutto su rendimento e stagione
La situazione sicuramente più emblematica delle difficoltà che hanno interessato il Piacenza durante questa stagione riguarda, sicuramente, la panchina. Eppure, il nuovo campionato, era ripartito da una grande certezza: Stefano Rossini. I risultati, tuttavia, avevano fornito indicazioni altalenanti.
Due pareggi, due vittorie e una sola sconfitta, vetta della classifica vicina ma non troppo per un club che vede la promozione in Serie C come un obiettivo primario. Ecco quindi il cambio, da Rossini a Carmine Parlato, per tentare di rimettersi in scia della capolista del momento, il Tau Altopascio. La novità in panchina, in realtà, non sortisce gli effetti sperati. Il campo continua, infatti, a fornire risposte discontinue che portano la dirigenza a una nuova rivoluzione. A farne le spese è anche il Ds Alessio Sestu.
Bentivoglio, la nuova era Zerminiani e il ritorno di Rossini
La proprietà decide quindi di affidare la gestione della squadra a Simone Bentivoglio, allenatore reduce dalla salvezza in Serie C con l’Arzignano Valchiampo. Una novità che, tuttavia, apre a una dura contestazione della tifoseria, non particolarmente d’accordo con la scelta in panchina. Poche ore di riflessione e il club decide, quasi a sorpresa, di separarsi dal suo nuovo allenatore. Momenti di grande incertezza che hanno poi portato al ritorno in panchina di Stefano Rossini.
Novità che, alla fine, hanno anche portato all’arrivo del nuovo Ds Carlo Maria Zermiani. Tra cambiamenti e decisioni inaspettate, il Piacenza ha intenzione di ritrovate serenità e continuità. L’obiettivo primario, ovviamente, sarà quello di provare a risalire la classifica allontanandosi quindi dalla zona playout, distante adesso solo due punti.