La Pistoiese non è scesa in campo contro il Sangiuliano. Secondo abbandono consecutivo per il club toscano e, quindi, esclusione dal campionato. Decisione ancora formale, ma che diventerà ufficiale nella giornata di domani, martedì 16 aprile, con l’intervento del Giudice Sportivo. Gli arancio occupavano la 15esima posizione nel girone D di Serie D, con 8 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte.
Un anno da dimenticare per il club. I problemi societari non sono mai finiti e, dopo l’arresto di De Simone, la situazione aveva cominciato a prendere un’unica strada. La parola fine arresta un’agonia interminabile: adesso si dovrà ricominciare da zero. Pensare che, nel 2014, il club conquistava la promozione in C.
C’è poco da salvare in un’annata catastrofica per la Pistoiese. Tutto inizia in verità dal gennaio 2022 quando la società viene acquistata dall’imprenditore Stefan Lehmann. Sembrava un passo avanti per il club, anche per gli interventi sul mercato dell’estate seguente. Nella sessione di mercato estiva 2023 la Pistoiese è stata tra le squadre più attive, portando a casa nomi di livello: Trotta, Facu, La Monica, Caponi, Piscitella. Tutti giocatori fuori categoria che fecero sognare i tifosi toscani.
Presto, però, le prime crisi societarie, i primi diverbi dirigenziali e i primi risultati negativi. Dal 10 dicembre al 3 marzo, la Pistoiese non vince mai: 4 pareggi e 7 sconfitte. In mezzo, durante il mercato invernale, gli addii di quegli acquisti illustri, tutti tramite rescissione consensuale. La situazione diventa chiara a tutti, eppure in campo i giocatori in maglia arancione continuano a lottare. La squadra ritrova la vittoria il 9 marzo contro l’Imolese, ma le successive tre gare sono altrettante sconfitte.
Si giunge al 4 aprile, giorno dell’arresto di De Simone e di Lehmann. Il primo era diventato un dirigente fantasma della Pistoiese, ma non avrebbe potuto figurare nella società perchè inibito per 5 anni dalla FIGC in seguito al fallimento del Trapani. Stefan Lehmann, invece, è stato arrestato in seguito ad un’inchiesta su frodi internazionali, nata a Venezia e che ha prodotto per ora 8 arresti.
In realtà, Lehmann non era più proprietario del club. A maggio 2023 aveva venduto le quote a un nuovo ‘Trust Orange’ con a capo Matilda Jace, vista solo una volta in città. A farle da garante c’era proprio De Simone, che controllava il 75% della società londinese su cui si reggeva il ‘Trust’. Da qui il suo coinvolgimento nel fallimento Pistoiese.
In autunno i giocatori avevano già segnalato una crisi societaria, scioperando per il mancato pagamento degli stipendi. Per questo motivo, a gennaio, è arrivato lo smantellamento della rosa. I nuovi arrivi erano svincolati o di categoria inferiore anche alla D. Una gara viene disputata addirittura dalla Juniores, inizia così la discesa verso l’inferno. Lì dove si trova adesso la Pistoiese, ormai prossima al fallimento.