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Pistoiese, Iorio: “Quanto accaduto dopo la gara è inaccettabile”

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La sconfitta della Pistoiese per 2-1 sul campo del Sasso Marconi è stata accolta in maniera durissima dai sostenitori del club. Non solo calcio però, per i toscani. Dopo il bruciante ko, infatti si è verificato un episodio spiacevole, denunciato direttamente dal patron Sergio Iorio.

Un’auto con a bordo 5 donne è stata fermata da un gruppo di… tifosi (???????) che ha insultato e minacciato pesantemente queste signore

Lo sfogo del massimo dirigente di Serie D continua: “Il fatto è talmente grave che merita una riflessione profonda. Questi non sono tifosi, ma persone prive di dignità che si accaniscono contro i più deboli facendo spaventare una bambina di due anni che era venuta a vedere il babbo che giocava“.

Pistoiese-Iorio: “Pistoia non è questa”

Rabbia, incredulità e amarezza per Iorio che analizza criticamente la situazione: “Questa non è la Pistoia che ricordavo, queste persone non sono degne di essere chiamate tifosi della Pistoiese.

Questi comportamenti- continua la nota-non appartengono all’idea che mi ero fatto di rilancio della Pistoiese. È un episodio che non è giustificato da nessun risultato sportivo“.

Pistoiese Tuttocuoio diretta

“Pronto anche a lasciare il club”

Tristezza e delusione per Iorio, che lancia un deciso messaggio per il futuro:” L’amarezza che provo in questo momento mi fa dire che se un episodio simile di violenza e inciviltà si dovesse ripetere un’altra sola volta, e a prescindere da qualsivoglia risultato negativo, verso parenti di giocatori o tecnici, lascerò il giorno stesso la Pistoiese mettendo a disposizione le risorse per onorare gli impegni assunti fino ad oggi.”

La lunga lettera si conclude quindi con un appello agli appassionati: “Spero che i veri tifosi della Pistoiese non siano come questi vigliacchi e spero che sapranno stare vicini in modo civile alla squadra“.

“Il progetto FC Pistoiese deve essere vissuto come una passione sportiva, senza esasperazioni, rancori o insulti e assalti a persone indifese“.