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Pistoiese, Iorio: “Questa squadra mi è sempre rimasta nel sangue”. Taibi: “Qui non manca nulla”

Pistoiese Iorio Taibi

La nostra intervista al presidente della Pistoiese Sergio Iorio e al direttore sportivo Massimo Taibi.

Avete presente quella passione che non si controlla? Quella forza che ci spinge dove non avremmo immaginato, disegnando sentieri sconosciuti e talvolta tortuosi. Quasi da domandarsi il perché. La conosce bene Sergio Iorio, presidente della Pistoiese, e protagonista della rinascita della società orange. “Le motivazioni della mia scelta sono molto irrazionali, infatti la decisione è stata assolutamente passionale, solo di cuore e non di testa” ha dichiarato il numero uno del club ai nostri microfoni.

Ma facciamo un passo indietro, o forse più di uno. Già, perché la passione del presidente Iorio per la Pistoiese nasce più di 40 anni fa, e le sue radici sono le più forti: quelle della famiglia. “Ho passato una buona parte della mia infanzia e gioventù a Pistoia, poco prima dell’unica stagione in Serie A, nel 1980. In quei vent’anni mio padre mi ha sempre portato allo stadio a vedere la Pistoiese insieme a lui, anche in trasferta”.

Come ci ha raccontato lo stesso numero uno dei toscani, la passione non è mai svanita, neanche quando Pistoia era distante più di 6000 chilometri. “Sono andato via quando ho perso mio papà, ma senza perdere mai di vista la Pistoiese, che mi è sempre rimasta nel sangue: guardavo anche le partite dagli Stati Uniti durante i viaggi di lavoro”.

Torniamo nel presente, solo qualche mese indietro. Dopo diverse difficoltà societarie che portano la Pistoiese all’esclusione dal campionato, l’incertezza intorno all’ambiente orange continua ad aumentare. Proprio qui la passione di Iorio si trasforma in qualcosa di più, dando una nuova vita a quella squadra che l’aveva accompagnato anni prima.

Pistoiese, Iorio: “Volevo riportare l’entusiasmo che vedevo da bambino. L’obiettivo è tornare tra i pro”

Il 4 giugno 2024 nasce la nuova FC Pistoiese guidata dal presidente Iorio. L’obiettivo primario è ricucire un rapporto ormai sfilacciato con la tifoseria. “La priorità assoluta era quello di riunificare la tifoseria, che negli ultimi anni è stata molto confusa a causa della situazione societaria. Volevo riportare allo stadio l’entusiasmo passato che ricordavo con i miei occhi da bambino”.

Il progetto orange è molto ambizioso, e dal legame con i tifosi passa al campo, e le intenzioni per la Pistoiese di Iorio sono chiare. “Vogliamo riportare la Pistoiese tra i professionisti nel tempo più breve possibile. Proprio per questo ho voluto allestire una rosa importante, oltre a un’organizzazione societaria stabile e professionale, con dei princìpi diversi da quelli della precedente gestione. Abbiamo scelto diversi personaggi importanti come il vicepresidente Giovanni Trombetta, il ds Massimo Taibi, il direttore operativo Giampaolo Pazzini e l’amministratore delegato Fabio Fondatori. Questa struttura societaria può andare avanti negli anni, possibilmente non a lungo nelle serie dilettantistiche”.

Iorio Pistoiese
Credits photo: profilo Facebook FC Pistoiese

“Villa ha riportato entusiasmo. Settore giovanile e aspetto sociale sono fondamentali”

Il legame con la Pistoiese è totale, e lo dimostra la scelta di affidare la panchina ad Alberto Villa, che ha vestito la maglia arancione dal 2002 al 2005. “Ha riportato entusiasmo e dialogo con i giocatori. Se avesse qualche anno in meno ci avrebbe dato una grande mano in campo (ride, ndr). I giocatori hanno più coscienza nei propri mezzi, infatti abbiamo vinto partite importanti come con Piacenza, Corticella e Tau Altopascio”.

E se da un lato il progetto di Iorio ha radici profonde, dall’altro guarda al futuro e all’aspetto sociale. “Abbiamo dato vita alla partnership con la squadra femminile e una selezione di calcio a 5. Il settore giovanile deve essere l’asse portante per la Pistoiese del futuro, ci sono le carte in regola per diventare un punto di riferimento in tutta la Toscana. Nel campo sociale il progetto più importante è quello degli Insuperabili. Ho conosciuto la fondazione grazie alla mia esperienza di lavoro, e così è nata la Pistoiese Insuperabili, con la quale si sta facendo un grandissimo lavoro insieme ai ragazzi. L’obiettivo è far sì che la Pistoiese Insuperabili entri a far parte di un campionato“.

Taibi: “Pistoiese? Mi ha convinto il progetto del presidente Iorio”

Alla base di un progetto nuovo, e ambizioso, c’è anche una struttura tecnica ben articolata. La guida è stata affidata a Massimo Taibi che, dopo la lunga esperienza con la Reggina tra Serie C e Serie B, ha deciso di sposare il nuovo corso orange: “Siamo partiti tutti da zero, vogliamo migliorarci di giorno in giorno dando continuità ai risultati delle ultime gare. Io venivo da un’esperienza incredibile a Reggio Calabria, ho aspettato fino all’ultimo la Reggina. Dopo la non ammissione ho deciso di prendermi un anno sabbatico”.

Sullo sfondo, però, un incontro che ha cambiato il suo destino: “Stavo per ritornare tra i professionisti quando ho ricevuto la proposta del presidente Iorio. Mi ha colpito il suo progetto, per me conta questo e non la categoria. Si tratta di un imprenditore molto importante che non ci fa mancare nulla”. E sulla Serie D: “Il nostro è un girone molto tecnico dove ci sono tante realtà importanti, l’unica difficoltà è che rispetto agli altri siamo partiti da zero, il presidente comunque ha fatto un lavoro straordinario”.

Iorio Pistoiese

“Quattro obiettivi in entrata”

Ma come si costruisce un gruppo squadra in così poco tempo? “In primis grazie ad un gruppo di lavoro professionale e con grande conoscenza. In più, ho studiato in modo approfondito il campionato per circa due mesi. Abbiamo puntato su calciatori che avevano già vinto questo campionato, poi è chiaro che occorre sempre un po’ di tempo per raggiungere la giusta amalgama”.

Sul mercato: “Il nostro bilancio è positivo, rifarei tutte le scelte. Alla fine abbiamo cambiato solo 4/5 elementi rispetto ai 25 iniziali. Nel frattempo sono arrivati altri calciatori importanti come Foresta, Stickler, Maldonado, Accardi e Simeri…adesso puntiamo su due profili giovani e altri due più esperti”. Sugli obiettivi invece: “Stiamo scalando la classifica, speriamo di arrivare più in alto possibile durante la seconda parte di stagione”.

In squadra, però, ci sono già tanti profili interessanti: “Per me Cecchini, portiere classe 2006, arriverà presto tra i professionisti, così come Cuomo, giovane difensore. E non dimentichiamo Kharmoud, anche lui è pronto per il salto di categoria”. La prima novità di mercato, intanto, ha già portato in dote Simone Simeri. Tra ambizione e giovani, semplicemente un nuovo grande sogno chiamato Pistoiese.

A cura di Stefano Barollo e Rocco Cristarella