Non è mai semplice dire basta. Comprendere che si è arrivati alla fine di un lungo viaggio ed avere la fredda lucidità di mettere la freccia e accostare. Soprattutto se quello che si faceva era più di una passione, il senso e il frutto di anni e anni di sacrifici. Parla di valori, Massimo Pollidori, difensore dell’Andria, nella lunga lettera in cui annuncia il ritiro. Valori che onorato con tante maglie e in tanti campionati diversi. Andria, Manfredonia, Cerignola, Monopoli, Manfredonia, Bisceglie ed infine la sua Barletta. La squadra della sua città di cui è stato capitano orgoglioso e capopopolo. Adesso però per il classe 1987 è pronta un’altra vita, lontano dai campi ma con la ferma volontà di portare avanti quei valori che lo hanno sempre contraddistinto.
E’ con una lunga lettera, affidata ai propri canali social, che il nativo di Barletta attualmente tra le fila dell’Andria annuncia il suo ritiro. Troppo fastidiosi e costanti i dolori fisici che non gli permettono di rendere come ha sempre fatto.
“Amicizia, rispetto, impegno, sacrificio, lealtà… tutti valori che ti trasmette lo sport. Ed è proprio per questo che oggi sono qui a comunicare l’amara decisione di metter fine al mio lungo percorso da calciatore. Purtroppo, quando i “doloretti” prendono il sopravvento sulla tua voglia di continuare a dare il massimo, inizi a comprendere come forse sia arrivato il momento di fermarsi. Tutto questo, per me, è difficile da digerire: ma devo farlo. Ringrazio chi fino a ieri mi ha dato la possibilità di fare parte di un altro contesto importante, così come voglio ringraziare tutti i compagni di squadra avuti in questo lungo viaggio, tutti gli allenatori, i direttori, le società, i magazzinieri, gli staff medici e le figure che hanno fatto parte delle squadre che ho incontrato in questi anni. Un grazie speciale va naturalmente alla mia famiglia, che mi ha sempre supportato e sopportato… e, un grande grazie va a tutti i tifosi… Sono certo che avremo ancora l’occasione di rivederci per continuare a portare avanti questi valori. Viva la vita, viva lo sport”.