Episodio alquanto singolare e bizzarro in Prima Categoria laziale. Il Città di Pomezia, infatti ha tesserato un giocatore inattivo da 12 anni omonimo di un altro calciatore, tra l’altro non tesserato per la società laziale nella stagione in corso. Il Giudice Sportivo ha così decretato la sconfitta a tavolino, multa ed inibizione per un dirigente.
La partita è Tor de Cenci – Città di Pomezia, valevole per il campionato di Prima Categoria Lazio, girone E. I padroni di casa presentano ricorso per le anomalie riscontrate nel calciatore Emanuele Ranucci. Dopo i dovuti controlli, è arrivata la sentenza con tanto di spiegazione, che pone fine ad un caso simpatico ma assurdo.
La sintesi del documento del Giudice Sportivo è la seguente: il Pomezia ha schierato Emanuele Ranucci, classe 1999, con i dati dell’omonimo nato però nel 1994. Quest’ultimo, secondo il portale FIGC, è inattivo dal 2012. Inoltre, il “Ranucci più giovane”, non risulta nemmeno tesserato per la società ospite per la stagione in corso.
Com’era prevedivile, il Giudice Sportivo ha sanzionato il club pometino. Prima di tutto dando la sconfitta per 0-3 a tavolino, poi infliggendo una multa di 100 euro. Ma non è finita qui, infatti è stato inibito fino al 12 aprile anche il dirigente accompagnatore della società.