Pordenone, resta viva l’ipotesi Serie D: la situazione
Il Pordenone può ancora sperare nella Serie D. Come riporta ‘ilgazzettino.it’, infatti, il piano salvezza del club neroverde sarebbe racchiuso in 27 email di posta certificata. Nelle scorse ore sono state depositate la richiesta di transazione fiscale e la proposta di concordato in continuità. “Sarebbe stato terribile” dice l’avvocato Roberto Casucci.
Casucci: “Importante era depositare tutto entro il termine”
“Sarebbe stato terribile. L’importante era depositare tutto entro il termine per evitare la liquidazione giudiziale del club” afferma il legale. Il Pordenone può ancora credere alla massima categoria dilettantistica nonostante un’insolvenza di circa 20 milioni di euro. Rilevante però è anche il ruolo dei tesserati.
“Grassani ci ha comunicato l’adesione di tutti – dice Casucci – . Sono d’accordo a essere pagati nella misura dell’85%. Tutti i giocatori e allenatori hanno detto di sì, è possibile che qualche figura sia sfuggita, in tal caso adesso verrà presa in considerazione – conclude – . Io ho fatto quello che era necessario. Il prossimo passo spetta a Grassani”.
Pordenone in Serie D? L’ex DG Buna: “Sto dando il meglio per aiutare a risolvere la situazione”
Lo scorso 9 agosto l’ex Dg Lucia Buna, sempre ai microfoni del ‘gazzettino’, fornì il suo punto di vista. “Sto dando il meglio di me stessa per aiutare Mauro Lovisa e soci a risolvere l’attuale, delicata situazione – ha dichiarato Lucia Buna -. Siamo a buon punto, perché al momento uno solo fra gli ex tesserati aventi diritto (85, ndr) non ha ancora accettato il concordato che è stato proposto a tutti, ma contiamo di convincerlo nelle prossime ore”.
“Io ancora direttore generale? In verità al momento il mio compito è semplicemente quello di volontaria. Sarà possibile ufficializzare nuovamente il ruolo soltanto quando avrà avuto esito positivo il grande lavoro che stanno svolgendo gli avvocati che supportano la società e il Pordenone potrà auspicabilmente iscriversi al campionato di Lega D“.