Iodice: “Il calcio italiano ha capito la necessità di un cambiamento, Portici no”
Il Portici di Emanuele Filiberto sta progettando il proprio futuro. Non solo in campo però ma anche a livello di immagine. Infatti, il club campano sta da tempo lavorando ad un restyling del proprio logo. Stando a quando riportato oggi però, dallo stesso club con un comunicato sui social, la decisone di toccare la storica effige della società starebbe scatenando non poche polemiche. Infatti, secondo quando riportato alcuni tifosi si sarebbero opposti al nuovo logo che, per loro, non manterrebbe la vera identità del club. A fare chiarezza ci pensa quindi il direttore generale Pino Iodice con un lungo comunicato stampa.
Portici, il comunicato del DG Iodice
Non usa mezze misure e va dritto al punto Iodice con il suo comunicato stampa. Obiettivo principale quello di far cambiare idea a chi, in questi giorni, si è opposto strenuamente contro il nuovo logo della società: “Fittizie e pretestuose appaiono le richieste di un gruppo di tifosi nel non voler accettare la rivisitazione di un logo antiquato ma che soprattutto non rappresenta iconograficamente la città e la sua squadra di calcio. Oggi il logo costituisce una fetta cospicua delle logiche di branding delle grandi marche. Il calcio italiano, almeno in questi termini, ha assorbito velocemente la necessità di cambiamento, stranamente a Portici no!”.
“Premesso che l’attuale società non ha mai affermato di voler sconnettere totalmente la vecchia versione del logo, con la rivisitazione, si lascerebbe comunque un ancoraggio al passato, che possa rievocare un’idea di storicità e senso di appartenenza. Tendiamo a una proiezione al futuro dettata da un richiamo al passato.”
Aggiunge inoltre: “Il professionista incaricato dalla società a rivisitare il logo societario non poteva che ispirarsi alla storia, facendo sbocciare in lui l’idea condivisa, di rispolverare un passato che ha dato lustro nel corso degli anni all’immagine della squadra. E’ plausibile che questo sia solo il principio di un percorso trasversale al mondo del calcio, che sta facendo della comunicazione un fattore ogni giorno più decisivo.”
Il ringraziamento alla Casa Reale Holding
La transazione del nuovo Portici non può transigere dal lavoro della Casa Reale Holding che l’ha acquistata pochi mesi fa. Il progetto del gruppo del Principe Emanuele Filiberto proprio in questo senso è volto, come ci spiega anche Iodice, al futuro con uno sguardo alla comunicazione e all’immagine. Tutto ovviamente senza dimenticare il campo e le finanze. “Voglio sottolineare che le finanze della società Portici Calcio erano in uno stato comatoso, una compagine quasi in decozione, asfissiata da zavorre di impegni economici che, se non fronteggiati tempestivamente con accanita prodezza ma soprattutto con capitali freschi, oggi avremmo celebrato il trigesimo della tanto amata squadra di calcio cittadina.
Grazie alla Casa Reale Holding- prosegue– grazie alla tenacia e principalmente all’innato coraggio del dott. Nazario Matachione, invece oggi possiamo ritenerci fieri di presentarci ai nastri di partenza della prossima stagione, con una squadra ben attrezzata per il campionato di calcio ma soprattutto con una dirigenza all’altezza della situazione che ha trasfuso nelle casse societarie capitali freschi che ci permetteranno di guardare al futuro con più serenità”.
La questione stadio a Portici
Una menzione viene fatta anche alla questione stadio. “Siamo per il cambiamento, per l’attuazione di strategie economico/finanziarie che possano garantire continuità, programmazione e stabilità. Abbiamo accettato di buon grado le decisioni dell’Amministrazione Comunale di pagare anticipatamente la locazione dello stadio San Ciro senza battere ciglio. Non amiamo pagare a rate, non amiamo accumulare debiti, le nostre idee sono proiettate al futuro, non ci interessa il passato.”
“Bisogna sottolineare per chiarezza e trasparenza che ogni progetto industriale viene dimensionato e rapportato alle entrate e alle risorse che la Città esprime. In conferenza stampa è stato chiaro e inequivocabile il messaggio palesato. Sarà garantita continuità calcistica ma altrettanto importanti dovranno essere le risposte.”