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Portici, striscione contro l’acquisizione: il comunicato

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Il Portici, squadra che milita nel campionato di Serie D, ha terminato la scorsa stagione al dodicesimo posto del girone G. Una stagione con tanti alti e bassi e l’obiettivo salvezza raggiunto con 9 vittorie, 13 pareggi e 12 sconfitte. Come ben noto, la Casa Reale Holding del principe Emanuele Filiberto ha rilevato l’intero capitale sociale, acquistando a tutti gli effetti la società. La città campana non ha preso bene questa scelta e il gruppo ultras ha dimostrato il proprio dissenso con uno striscione apparso a Portici: “Questa cordata appartiene ad una casata da noi disprezzata, la vostra presenza sarà sempre indesiderata” In merito a questa frase, la società del Portici ha emesso un comunicato stampa ufficiale.

Fonte: Facebook Portici

Portici, la risposta della società campana

Dopo le varie contestazioni, il club partenopeo risponde con una nota ufficiale: “In riferimento agli striscioni esposti contro l’acquisizione del Portici da parte della Casa Reale Holding. Mi auguro si tratti solo dell’iniziativa di un singolo, cioè di chi vorrebbe mantenere il monopolio della città. Il sospetto nasce da alcune coincidenze: prima le pec dal Comune con il sollecito di alcuni pagamenti, poi la piazza intitolata ai Borboni ed ora manifesti intrisi di una nostalgica voglia di restaurazione. Il sottoscritto non si reputa né Borbone, né Monarca. Sono solo un imprenditore votato allo sport, che ama il proprio territorio e che ha coinvolto la Casa Reale Holding. Nella quale è presente anche Emanuele Filiberto, non nella sua qualità di principe, ma come uomo che ama l’Italia ed in particolar modo il Sud.

Aversa Emanuele Filiberto

Non ho nulla contro i Borboni, nè mi rivedo in alcuni di loro. Cioè quelli che scelsero di vendersi alla monarchia che stava marciando verso i nostri territori. Poi, la storia racconta di una oligarchia che realizzó la prima ferrovia, ma che veniva utilizzata esclusivamente dai Borbone, mentre il popolo si limitava a guardare.Oggi siamo tutti repubblicani perciò, non regnano nè i Borbone, nè i Monarchi. Carlo di Borbone ed Emanuele Filiberto, tra l’altro, sono legati da una forte amicizia e vivono entrambi nel principato di Monaco.

Alla luce di questa colleganza e ora che Carlo di Borbone è diventato anche cittadino onorario di Portici, con tanto di piazza intestata a suo nome, sono certo che ricambierà l’affetto della città di Portici, dando lo stesso contributo fornito da Emanuele Filiberto. Qualora volesse entrare nella compagine societaria del Portici, le porte sono spalancate. Così potremmo anche riscrivere la storia: Portici quasi come Teano.

Fonte: Facebook Portici

Oggi, partendo proprio da qui, possiamo unire i vincitori e gli sconfitti. E finché questo non accadrà, voglio sentire solo fatti concreti. Perchè il nostro unico interesse deve essere il nostro territorio, scevro da posizioni politiche, casate o quant’altro. Se poi questa fosse la volontà della cittadinanza, portassero i soldi entro e non oltre il 5 luglio, Borboni o pseudo tali. Se nessuno si farà avanti e se fosse confermata l’insofferenza nei confronti dell’attuale proprietà del Portici, toglieremo il disturbo con tutte le conseguenze sportive. Una cosa è certa: se dovessero esserci altre contestazioni nei confronti di chi ha salvato il calcio a Portici, toglieremo il disturbo da subito.”