La sconfitta interna maturata ieri al Lungobisenzio contro la Sammaurese a tempo scaduto potrebbe già aver segnato definitivamente la stagione del Prato. Nonostante siano passate solo undici giornate, il distacco dalla capolista Rimini (con un partita in meno) è già importante (nove punti ndr.).
Dopo un avvio shock di campionato con due sconfitte contro Rimini e Alcione Milano, la società toscana ha deciso di affidarsi al campione del mondo Marco Amelia. Sotto la sua gestione, i biancoazzurri hanno ottenuto 16 punti, frutto di cinque vittorie e un pareggio con una media di 1.77 a partita.
I pratesi con le tre vittorie consecutive contro Bagnolese, Sasso Marconi e Forlì sembravano aver intrapreso la strada giusta e anche la classifica iniziava a sorridere. Ma il poker subito a Ravenna ha riportato tutti con i piedi a terra. In queste prime undici giornate, il tallone d’Achille della formazione toscana è la difesa. Sono troppe le sedici reti subite per una formazione costruita, almeno sulla carta, per il salto di categoria; come sono troppe le due sconfitte interne contro Sammaurese e Alcione Milano.
Unica nota positiva è data dal cammino in Coppa Italia. I biancoazzurri hanno conquistato i sedicesimi di finale dove incontreranno la Sanremese eliminando nel turno precedente il Real Forte Querceta con un secco 1-4 esterno.
Il ritorno dopo quarantacinque anni di professionismo per il Prato non è stato facile. Nonostante le ambizioni della società(testimonianza l’affidamento esclusivo del Lungobisenzio), le ultime stagioni dei toscani sono state deludenti. Il miglior piazzamento è stato un secondo posto nella stagione 2019/2020, quando solo il Covid fermò un entusiasmante duello con la Lucchese che per un punto (48 contro 47) e per la migliore media punti ottenne la promozione in Serie C.
Anche questa stagione sembra essere segnata ma il calcio è strano e spesso regala sorprese e rimonte emozionanti.