Non c’è tempo per l’ospedale, il capitano del Celano fa nascere la figlia

In un campo da calcio, in un quarto d’ora possono succedere tantissime cose. Quello che però è successo in quei particolari 15 minuti, Giacomo Villa, capitano del Celano in Promozione abruzzese, non lo dimenticherà mai. Protagonista non un campo da calcio ma lui, sua moglie e loro bambina, che si è trovato costretto a far nascere. “È successo tutto nell’arco di un quarto d’ora: mia moglie ha avvertito prima dolori e poi le si sono rotte le acque. Era iniziata ad uscire mezza testa. A quel punto ho dovuto prendere una decisione“.

Fonte: Facebook Celano Calcio

Il capitano si improvvisa ostetrico

Sembra una storia da film ma è successo davvero. Giacomo Villa, capitano del Celano, si è improvvisato ostetrico e ha fatto nascere sua figlia. Il parto era difatti previsto per il 7 di gennaio.

Fonte: Facebook Celano Calcio

Nelle prime ore del mattino del 4 però la bimba ha avuto fretta di nascere e il papà si è improvvisato ostetrico perché non c’era tempo per andare in ospedale. Grazie all’aiuto telefonico di un’ostetrica professionista, Antonella Di Giampietro, il papà-ostetrico e mamma Pamela hanno dato alla luce la piccola Chiara. Quindici minuti che, proprio come può accadere in un campo da calcio, gli hanno cambiato la vita.

Fonte: Facebook Celano Calcio

Il racconto del capitano

Una bellissima storia finita nel migliore dei modi. Il capitano Villa racconta quanto accaduto: “È successo tutto nell’arco di un quarto d’ora: mia moglie ha avvertito prima dolori e poi le si sono rotte le acque. Era iniziata ad uscire mezza testa. A quel punto ho dovuto prendere una decisione, per cui in contatto telefonico con il 118 ho iniziato a tirare fuori lentamente la bimba mentre mia moglie spingeva e l’abbiamo coperta con un lenzuolo, poi in pochi minuti è arrivato il 118. Per fortuna è andato tutto bene e la bambina sta bene. Nel calcio gli ultimi quindici minuti delle partite sono sempre ad alta tensione, ma nulla a che vedere con i quindici minuti che ho vissuto ieri“.

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Redazione