La scontro salvezza del girone B di Promozione abruzzese tra Rosetana e Hatria, terminato 0-0, ha lasciato i suoi strascichi. Il match della 19^ giornata di campionato consegna un punto a entrambe le squadre, che non muovono la classifica e restano appaiate in piena zona play-out.
Le due società occupano 11^ e 12^ posto con 21 punti raccolti da inizio stagione. Nonostante il pareggio, lo spettro della retrocessione diretta resta ancora lontano. Il Miano è in ultima posizione con i suoi soli 8 punti.
Nessuna delle due squadre è riuscita a sbloccare il risultato. Una gara molto tesa, dove il campo non è stato l’unico protagonista. Infatti, alcuni membri di entrambe le società non hanno regalato vita facile all’arbitro, che è stato aggredito verbalmente e raggiunto all’interno degli spogliatoi, dove un Dirigente dell’Hatria, insieme a una persona non presente in distinta, ha tentato di sottrarre il referto post-gara.
Forti disagi li ha provocati anche la tifoseria di casa, che a fine gara ha lanciato oggetti verso la panchina avversaria. Fortunatamente senza provocare conseguenze gravi. Il giudice sportivo non si è fatto pregare e ha inflitto ammenda alle due società.
La nota del giudice sportivo: “Euro 400,00 ROSETANA CALCIO.
Perché, a fine gara, propri sostenitori lanciavano oggetti verso la panchina della squadra avversaria, senza conseguenze. Inoltre perché persone non in distinta, ma chiaramente riconducibili alla società Rosetana Calcio, durante il secondo tempo, sostavano indebitamente davanti gli spogliatoi e rivolgevano frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro e degli Organi Federali. Infine perché gli spogliatoi erano privi di acqua calda nelle docce“.
“Euro 150,00 HATRIA CALCIO 1957.
Perché, a fine gara, persona non in distinta e non identificata, entrava insieme al Dirigente accompagnatore della squadra ospite ,all’interno dello spogliatoio dell’arbitro e tentava di sottrarre dalle mani di lui il referto post-gara“.