In virtù dell’accrescere dei contagi, il Governo e la FIGC negli scorsi giorni, hanno deciso di inasprire le restrizioni, nell’ambito lavorativo, ma anche sportivo. A partire dallo scorso 10 gennaio sono cambiate anche le regole per quanto riguarda gli sport di squadra. La FIGC, nei giorni scorsi ha pubblicato un protocollo con tutte le novità per i dilettanti che disputano campionati di livello nazionale.
La più grande novità riguarda il Green Pass Rafforzato. Gli atleti non vaccinati o non guariti dal Covid, non potranno essere inseriti nel Gruppo Squadra, come successo nel match di Supercoppa tra Juventus e Inter al portiere bianconero Wojciech Szczęsny.
Per questioni di sicurezza, anche per i possessori del Green Pass Rafforzato, rimane raccomandato per tutti il controllo, tramite tampone molecolare o antigenico, per verificare l’eventuale positività al Coronavirus, di un membro del Gruppo Squadra.
Di seguito lo schema completo con i principali adempimenti medico-sanitari.
Per quanto riguarda invece il pubblico, il numero massimo di persone che possono accedere allo stadio, verrà stabilito di volta in volta, in base alla curva di contagio di quel determinato periodo. Nel corso di questa stagione, infatti si è passati dal 50 al 75%, per poi abbassarsi, in Serie A, ai soli 5000 spettatori. Gli spettatori potranno accedere allo stadio solo ed esclusivamente con la mascherina FFP2 e, anch’essi con il Green Pass Rafforzato. Coloro che non hanno iniziato il percorso vaccinale, non potranno accedere allo stadio.
Di seguito le regole per l’accesso agli stadi, pubblicata sul sito della FIGC:
Per quanto riguarda i protocolli realizzati in questi ultimi giorni per il calcio dilettantistico e quello professionistico, si dice molto soddisfatto il presidente della FIGC Gabriele Gravina:
“È frutto dell’ottimo lavoro svolto con le tutte istituzioni, in particolare con il Governo, una collaborazione in cui da sempre si riconosce la nostra Federazione. Il calcio ha bisogno di dialogo, di regole chiare e di responsabilità e il nuovo protocollo nasce su queste basi. Auspico che anche il CTS riconosca l’impegno e gli sforzi quotidiani del nostro movimento per la tutela della salute”.