United Riccione, parla Pulzetti: “Cassese è un maniaco della vittoria, voglio ricambiare la sua fiducia”
Una carriera tra i professionisti con oltre cento presenze in Serie A, adesso una nuova sfida sulla panchina dello United Riccione. Nico Pulzetti si è raccontato a Seried24.com spiegando la sua scelta di sposare il progetto del club romagnolo e le ambizioni del presidente Pasquale Cassese.
“Con Cassese abbiamo parlato al telefono e dopo due ore eravamo assieme a cena. Si è fidato, e mi ha affidato tanto fin da subito. Per la mia scelta sono state fondamentali la sua ambizione e la sua visione di azienda nel calcio“.
Pulzetti: “siamo sulla buona strada, ma sarà il campo a darci le risposte”
Dopo una stagione di ambientamento alla nuova categoria con il decimo posto della scorsa stagione, il Riccione quest’anno ha la volontà di fare un campionato da protagonista. Lottando magari fino alla fine per la promozione. “Il presidente è molto ambizioso così come lo sono anche io. Vogliamo fare un campionato ad alti livelli e centrare grandi obiettivi. Partire bene sarà fondamentale per avere margine quando si presenteranno i momenti di calo che sono fisiologici in ogni squadra. La rosa è stata completamente rinnovata, quindi non sarà facile ma siamo sulla buona strada. Poi ovviamente sarà il campo a dare tutte le risposte, é lì che vedremo come è stato svolto il lavoro“.
Nico Pulzetti ci ha raccontato la sua scelta di sposare il progetto United Riccione, e il suo primo incontro con il patron Cassese. “Con Cassese abbiamo parlato al telefono e dopo due ore eravamo assieme a cena. La cosa è stata molto intensa fin dall’inizio, la prima settimana ci siamo sentiti sempre. Per la mia scelta sono state fondamentali la sua ambizione e la sua visione di azienda nel calcio. Il presidente è un maniaco della vittoria. – scherza Pulzetti. – Lui si è fidato, e mi ha affidato tanto fin da subito. Per questo ho voglia di ricambiarlo“.
“Sono contento, ho trovato persone eccezionali”
Una squadra completamente rinnovata lo United Riccione, a partire dall’allenatore. Tantissimi i nuovi innesti tra giocatori con tanta esperienza nella categoria e giovani di qualità e prospettiva. “Io e il presidente ci eravamo prefissati di partire per il ritiro con la rosa completa al 80/90%, invece già per luglio la squadra era praticamente pronta. La società è organizzata come una formazione di Lega Pro, tutto quello che viene fatto segue una logica“.
Continua l’ex centrocampista di Bologna e Livorno. “Sono contento per le prime uscite, a partire dal triangolare di Medicina. Dal punto di vista umano ho trovato persone eccezionali. Gli over sono tutti ragazzi molto intelligenti e con esperienza che non mollano mai un centimetro. Anche gli under sono ragazzi propositivi e con tanta voglia di imparare, sono sempre i primi ad arrivare sul campo. Vogliono provare ad arrivare e giocarsi le proprie carte qui a Riccione che per loro è una grandissima opportunità. Devo dire insomma – conclude Pulzetti – che il gruppo è straordinario e ben unito“.
“A chi mi ispiro? Prendo spunto un po’da tutti ma li riadatto a me”
Dopo una carriera passata quasi per intero nel professionismo, per Pulzetti un passaggio repentino dal campo alla panchina tra i dilettanti. “Negli ultimi anni da professionista avevo idea di rimanere nel mondo del calcio e mi sono sempre sentito più un tipo da campo che da scrivania. La mia carriera da allenatore possiamo dire che è partita dal Montebelluna. Iniziai come giocatore poi quando il presidente mi chiese di allenare ho colto la palla al balzo. L’allenatore a cui mi ispiro? Non ce ne è uno solo, ne ho avuti tanti bravi. Ho cercato di prendere spunti soprattutto nei primi mesi un po’ da tutti. Però non mi piace fare copia ed incolla, prendo spunti ma cerco sempre di riadattare il tutto a me, ai miei ragazzi e alla categoria“.
Infine abbiamo chiesto a Pulzetti come vede il suo ex compagno ai tempi del Chievo Sergio Pellissier nella nuova veste di presidente della Clivense. “Sergio è stato un capitano straordinario e il simbolo del Chievo. E lo sta dimostrando ancora oggi da presidente. E’ ripartito da zero fondando la Clivense ed oggi è in serie D. Credo che abbia tutto per poter fare bene anche in questo nuovo ruolo“.
A cura di Samuele Fontanelli