“It’s a long way to the top” cantano gli AC/DC. Una lunga strada per il successo, quella percorsa da Giacomo Quagliata. Dal campo dell’Alberto Amedeo, a Palermo, fino alla Nazionale Under 21. È la storia di chi ha creduto nelle proprie capacità e di chi ha inseguito con forza il suo sogno, quello di diventare un calciatore.
Quagliata, terzino classe 2000, si appresta a vivere la prima partita con gli azzurrini di Paolo Nicolato che ha apprezzato le sue doti messe in mostra con la maglia dell’Heracles, in Eredivisie. Un club che acquisto Quagliata quasi per caso, visto che i dirigenti dell’Heraclas si trovavano in Italia per cercare il sostituto di Czyborra. Il giocatore individuato giocava nell’under 23 della Juventus, ma quel match venne annullato. Ecco che allora i dirigenti si spostarono a pochi chilometri per vedere Novara-Pro Vercelli. Quagliata impressionò tutti e prese un biglietto di sola andata per l’Olanda.
La storia di Quagliata, però, parte da lontano: dai dilettanti. Si perché la prima società che ha creduto in lui è stata la Polisportiva Calcio Sicilia, tra i settori giovanili più floridi in Italia. Cinque anni fa, mentre indossava i colori rosanero, venne convocato dalla rappresentativa Under 16 LND.
Il selezionatore Fausto Silipo convocò Giacomo per la Scirea Cup, in Basilicata. Fisico ancora esile, ma tanta corsa, qualità e…determinazione. Quella determinazione che oggi ha portato il giovane palermitano ai traguardi attuali, nazionale compresa.