Brutta sconfitta per il Ravenna, che cade 2-0 in casa del Forlì e vede il Rimini scappare a +8 con sette partite da giocare. Succede tutto in tre minuti: prima Ballardini al 23′ fa 1-0, ma neanche il tempo di incassare il colpo che il Forlì raddoppia al 26′ con Piva. Da quel momento la squadra di Dossena prova a reagire, ma senza mai trovare la via del gol (primo match in stagione senza segnare). In sala stampa, dopo la partita, ha parlato proprio l’allenatore del Ravenna: “La prestazione l’ho vista, ma se la partita si compromette così nel primo tempo poi è difficile recuperare. Se l’avessimo tenuta in bilico anche con un gol di scarto, sarebbe stato diverso”.
Domenica il Ravenna avrà probabilmente l’ultima vera chance nello scontro diretto contro il Rimini. Vincere significherebbe tornare a -5 e riaprire tutto, ma un pareggio o una sconfitta indirizzerebbero decisamente il campionato verso Rimini.
Un Ravenna che dopo il doppio svantaggio ci ha provato in tanti modi, ma senza mai riuscire a incidere: “Abbiamo provato a proporre calcio, ma secondo me potevamo sfruttare meglio la superiorità numerica in fascia. Quando hai un dominio di 70 metri di campo e la squadra avversaria è chiusa in 30 metri, è difficile trovare spazi. Siamo stati poco incisivi, ma con la densità che il Forlì aveva in area era molto difficile”.
Una partenza che ha lasciato ben sperare Dossena, ma i due gol in tre minuti hanno spezzato le gambe al Ravenna. “Nei primi 15 minuti ho avuto l’impressione di poter mandare ‘in depressione’ il Forlì perché non riuscivano a prendere palla, poi i due gol hanno totalmente compromesso la partita. Dopo il 2-0 gli abbiam dato una grandissima adrenalina, prima la stavamo portando dove volevamo noi”, spiega Dossena. “Mi sono arrabbiato tanto sul secondo gol: loro hanno battuto veloci e noi non siamo stati attivi”.
La vetta si allontana e il Ravenna sperava di arrivare allo scontro diretto con uno scarto minore, ma Dossena non si scompone. “Non so come andranno le cose: siamo a 8 punti, con sette partite da giocare e lo scontro diretto in casa. Come riferimento prendo il girone A di Serie C, dove il Sudtirol aveva otto punti di vantaggio e adesso ne ha soltanto due”, dichiara Dossena. “Saporetti opaco? No, ma logicamente ora quando prende palla lui, per gli avversari scatta l’allarme ed è più difficile, forse poteva essere più incisivo, ma non è stato opaco”.