Ravenna, Marco Guidone: “Tornassi indietro forse sarei rimasto all’estero”
Marco Guidone guida l’attacco del Ravenna da due anni e questa stagione ha iniziato con 7 reti in 7 partite.
Bottino pieno con 7 reti segnate in altrettante partite per Marco Guidone perno d’attacco del Ravenna. Il giocatore vanta una carriera ricca di esperienze dalla C alla B con una stagione giocata all’estero. Di preciso Guidone ha scelto di andare a giocare in Belgio in terza divisione al Royal Verviers. Da due anni guida il suo Ravenna in Serie D. L’anno scorso 16 reti in 37 presenze, quest’anno partito nuovamente con il piede giusto punta a far sognare i tifosi del Ravenna.
Dalle giovanili del Milan alla miglior stagione con il Padova
“Ero e sono tutt’ora interista non lo nascondo”. Senza mezzi termini Guidone, risponde alla domanda riguardante i suoi anni nelle giovanili del Milan. “L’esperienza al Milan è stata incredibile, un sogno per tutti giocare in una società così. Sono orgoglioso di questo e ho imparato tanto a livello tecnico soprattutto perché sin da piccoli puntano a formarti bene nei minimi dettagli“.
Dopo alcuni anni tra diversi club di Serie C arriva la prima opportunità in B con il Grosseto. Ma per l’attaccante la miglior stagione è stata qualche anno più tardi con la maglia del Padova: “Sicuramente al Padova nel 2017/18, nonostante abbia fatto solo 9 gol, comunque ho vinto il campionato e abbiamo raggiunto la promozione in B. La più importante quella perché è stata una stagione a livello personale e di squadra impeccabile.“
Il trasferimento in Belgio
Nel 2008 la stagione di Guidone incontra una svolta importante, ovvero il passaggio in Belgio al Royal Verviers: “E’ stata una trattativa complicata. All’epoca il mio procuratore era Giuseppe Accardi e mi aveva proposto questa possibilità all’estero. Io arrivavo da un anno poco esaltante, avevo fatto fatica. L’allenatore del Royal in Belgio era Sunday Oliseh che ha giocato anche in Italia alla Reggiana e alla Juventus. Ci conoscevamo e cercava un attaccante straniero. Gli era venuto in mente il mio nome, mi aveva proposto questa idea e pian piano con il tempo mi ha convinto. Non rimpiango niente, anzi è stata una bellissima esperienza in cui ho fatto benissimo a livello personale. Sono stato benissimo con la squadra e mi sono trovato benissimo nella città. Forse tornando indietro con gli anni sarei rimasto all’estero più a lungo invece di tornare in Italia. Magari la mia carriera sarebbe stata diversa“
Nonostante l’ambiente differente, Guidone tiene alto il suo livello segnando 17 gol in campionato: “Erano arrivate anche delle richieste dalla prima divisone belga ma la mia voglia di tornare in Italia era tanta. Mi era stato detto di avere richieste anche dalla Serie B anche se poi non era vero niente, infatti sono andato in C alla Carrarese. Alla fine va bene così, ma tornando indietro non so se sarei tornato in Italia. Per quanto riguarda le differenze, sicuramente, almeno all’epoca, il campionato belga è molto inferiore rispetto al nostro. Forse però a livello fisico c’è qualcosa di più da loro. Comunque è faticoso e anche complicato, con magari meno tattica e tecnica ma fisicamente si trovano giocatori strutturati e pesanti. Siamo e sono riuscito a far bene, grazie alla squadra e ad un ottima organizzazione. A livello personale è stata l’esperienza più formativa che mi ha fatto crescere tanto, perché comunque a 22 anni uscire fuori casa verso un altro paese non è stato semplice”.
Oggi le chiavi dell’attacco emiliano sono nelle sue mani
Guidone al momento non ha perdonato le attese con il Ravenna, dopo la stagione dell’anno scorso in cui è stato vero goleador. “I gol – ha concluso –mi interessano sino ad un certo punto. Sì, certo, voglio segnare il più possibile ma per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo. Ma il numero di gol non mi interessa più di tanto. L’obiettivo lo abbiamo prefissato ad inizio campionato ed è quello che voglio raggiungere prima di tutto. Se i miei gol possono aiutare il Ravenna ad andare in alto che ben vengano”.
A cura di Andrea Greco