Un ragazzo di 23 anni, che ha respirato l’aria di grande calcio. Un difensore duttile, che può coprire più zone del campo. Dalle presenze in Youth League con la maglia del Napoli, alla salvezza matematica conquistata qualche settimana fa con la sua squadra in Serie D. Stiamo parlando di Pio Schiavi e gioca nel Real Aversa, club che milita nel girone I.
Una carriera giovane e ricca di aneddoti da raccontare: il suo cammino inizia nelle giovanili della Juve Stabia, ma la chiamata da parte del Napoli non si fa attendere. Infatti, nel 2015 si trasferisce in maglia azzurra dove avrà l’opportunità di misurarsi con campioni del passato, presente e futuro. Dalle trasferte europee contro calciatori del calibro di Joao Felix, Brahim Diaz e Foden, ai consigli di Koulibaly, Callejon e Ghoulam. L’annata delle 36 reti in Serie A di Higuain, e tanto altro ancora. Nel marzo del 2021 è al Portici, dove colleziona 15 presenze in Serie D. A settembre dello stesso anno passerà definitivamente al Real Aversa.
Durante questa prima stagione in maglia granata, Schiavi ha raccolto fino a questo momento 25 presenze. Nessun gol siglato, un solo assist fornito ai compagni per portare il Real Aversa a una salvezza tranquilla. Esordisce così nella nostra intervista per seried24:
“Questa è stata un’ottima stagione. Ci siamo salvati con 4 giornate di anticipo ed era il nostro obiettivo principale. Ora vogliamo concludere al meglio il nostro campionato, vincendo le ultime partite per sognare un posto nei play-off, dove non è ancora chiuso il discorso“.
Nessun pensiero al futuro, nonostante l’obiettivo principale raggiunto. L’attenzione di Schiavi resta al momento ancorata al campionato: “Non mi piace parlare di futuro, abbiamo ancora una stagione da concludere dove possiamo cercare di fare qualcosa in più. Per migliorare ce la metteremo tutta. Tuttavia, di questo bisogna parlare con il presidente, capire le sue intenzioni e cosa vuole fare con questa società. Sinceramente non lo so, resto concentrato verso le ultime battute di questo campionato“.
Una squadra che ha trovato nel gruppo la sua forza: “Si è creato un bel feeling nel gruppo durante quest’annata. Un rapporto sincero tra il gruppo squadra, lo staff, la società e i tifosi. Segno di una grande alchimia. Anche per questo fattore ci siamo salvati con largo anticipo, in un girone complesso e difficile da affrontare. Personalmente mi sono trovato bene, questo è un ottimo ambiente dove lavorare“.
“Sono soddisfatto di questa annata. Ho fatto e abbiamo disputato un ottimo campionato. Un ringraziamento va a tutti i miei compagni“.
E se del futuro non c’è ancora traccia, il passato ha lasciato sicuramente grandi ricordi: “Avevo 17 anni quando arrivò la chiamata del Napoli. Accettai subito. Parliamo di una grandissima realtà, che gioca stabilmente in Serie A e nelle competizioni europee. Come si fa a rifiutare?”.
“In maglia azzurra ho vissuto esperienze fantastiche, giocando in Primavera. Oltre al campionato, abbiamo disputato la Youth League, dove segnai il mio primo gol in assoluto contro gli olandesi del Feyenoord. E’ stata la ciliegina sulla torta, non dimenticherò mai. L’unico rammarico è che in due stagioni ci siamo fermati in entrambi i casi ai gironi”.
Tanti avversari, che ora combattono ai vertici del calcio europeo: “Ho incontrato avversari di un altro pianeta, che ora militano nei grandi club europei. Ricordo le gare contro il Benfica e il Manchester City, dove erano presenti in campo Joao Felix e Foden. Un altro calciatore molto forte, Brahim Diaz, che ora si trova a lottare per lo scudetto con il Milan di Stefano Pioli. E’ stata una grandissima esperienza”.
Con la prima squadra, tra consigli e record: “Ho viaggiato tanto anche con la prima squadra, dove mi sono allenato spesso. In quel periodo ad allenare il Napoli c’era un certo Maurizio Sarri. Sono cresciuto tantissimo, guardando e crescendo insieme a grandi campioni. Atmosfera pazzesca, legata anche alla grande annata che fece Gonzalo Higuain, quando raggiunse i 36 gol in Serie A“.
“Porto dentro consigli, che non dimenticherò mai. Era il capitano Koulibaly a parlare molto con i giovani, gli stessi Ghoulam e Callejon non ci hanno mai risparmiato qualche battuta”.
Una battuta sulla lotta promozione nel girone I: “Per una questione di calendario, ti dico Gelbison. Ha un calendario abbordabile rispetto a Cavese e Acireale, che sono convinto lotteranno fino alla fine. La differenza sta nei dettagli, a poche giornate dalla fine contano molti fattori”.
A cura di Ettore Aulisio