Festa doveva essere e festa è stata. La prima, storica partita in casa della Recanatese da neopromossa, ha rispettato le aspettative. Eppure, a sporcare la gioia di una giornata così importante, ci ha pensato il vicinissimo Castelfidardo, che vince il derby in rimonta e smorza, almeno parzialmente, gli entusiasmi del Tubaldi. A parte il risultato sportivo però, tutto il resto ha reso onore ai vincitori del girone F. Pasillo de honor degli ospiti, gli spalti gremiti di bandiere giallorosse. Il gol meraviglioso del solito Sbaffo e l’entusiasmo di una piazza che da domenica pensa solo alla Serie C.
Festa però alla fine, almeno in campo, è stata anche per i fidardensi che, grazie ad una splendida rimonta, battono la capolista e continuano ad alimentare le loro speranze di salvezza.
Erano 74 anni che a Recanati aspettavano questo giorno. Dal 1947/48 non hanno più avuto una squadra tra i professionisti. Molti sali scendi tra le varie categorie, più volte andando anche vicini al grande salto, mai completando l’impresa. Tutta questa attesa giustifica perfettamente il rovente clima del Tubaldi, lo storico stadio dei giallorossi. La partita poi, è contro il vicinissimo Castelfidardo. Si gioca alle 16 di mercoledì, non proprio un orario consono ad una festa.
I festeggiamenti, però ci sono già stati. I tifosi della Recanatese, hanno infatti già avuto più modi di salutare e ringraziare la squadra. Lo hanno fatto, domenica scorsa, riempiendo piazza Giacomo Leopardi al ritorno del pullman dalla trasferta contro la Matese. Un intera comunità in festa, armata e muniti di sciarpe e bandiere rigorosamente giallorosse.
Lo stadio però, nonostante tutto risponde comunque positivamente. Tanta gente di tutte le età. Dai più anziani e storici tifosi, che questi 74 anni li hanno vissuti tutti, ai ragazzi delle giovanili che sperano, un giorno, magari di vestire la maglia giallorossa. Tutti volevano partecipare alla festa della loro Recanatese. Sin dal riscaldamento si percepisce un aria di festa, negli abbracci dei tifosi c’è più orgoglio che mai. Hanno raggiunto il sogno e lo hanno fatto da protagonisti. La parola che si sente più spesso è ovviamente Serie C. La pronunciano tutti e lo fanno con un grande sorriso.
La partita poi, inizia come meglio non avrebbe potuto. 1-0 dopo 5 min di Giampaolo e raddoppio, bellissimo, a metà primo tempo del solito Sbaffo. Sul capitano dei giallorossi, idolo indiscusso della tifoseria, abbiamo già parlato tanto. 23 gol fino a questo momento ed una leadership che in campo sgorga naturalmente. Giocate di qualità, assist al bacio non trasformati dai compagni e tutto l’amore incondizionato della sua gente. “Alessà” come lo chiama qui si è fatto subito voler bene.
La Recanatese gioca e convince, spavalda e tranquilla. Costruisce dal basso e crea tantissimo. Poi, la risposta da squadra degli ospiti. Piccioni, fa 2 cambi prima della fine dei 45 minuti e cambia completamente la squadra. All’ultimo minuto del primo tempo arriva il gol, su calcio d’angolo, degli ospiti che riaccende le speranze e smorza, almeno in parte, la festa. Nel secondo tempo però, la Recanatese sembra diversa da quella incontenibile della prima mezz’ora. La differenza di motivazioni con l’avversario è tanto e, un errore del portiere, ed un gran gol nel finale di partita regalano una fondamentale vittoria agli ospiti. C’è un pò comprensibile di delusione sia nei tifosi che nei giocatori, ma questa passa subito. C’è ancora tanto da festeggiare e sugli spalti si pensa già alla storica stagione che verrà. La festa a Recanati non è certamente finita.
A cura di Edoardo Gregori