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Reggina, un 2024 all’insegna della rinascita: ma il futuro si gioca sul campo |FOCUS

Il 2024 della Reggina: l’anno che ha rappresentato la vera rinascita amaranto, ma ora serve continuità per poter tornare nei professionisti

Il 2024 ha segnato l’anno della rinascita per la Reggina. Gli amaranto sono ripartiti dopo un 2023 complicato, nel quale avevano disputato una stagione con un altro nome, senza mai avere la possibilità di sognare l’immediato ritorno nei professionisti.

Lo scotto del recente fallimento, che ha portato la Reggina dalla Serie B alla quarta serie, si fa ancora sentire, ma il calcio, però, non si ferma, così come non si spegne la grande passione della città di Reggio Calabria, che vive visceralmente la sua squadra. Proprio per questo, la società e la proprietà della Reggina hanno compiuto uno sforzo economico significativo per riabilitare lo storico marchio Reggina 1914, ponendo il primo tassello per il nuovo anno.

Quando è iniziato il calcio giocato, però, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. Nonostante l’ottimo organico costruito nel mercato estivo, la squadra non è ancora riuscita a decollare. A confermarlo è stato lo stesso patron Antonino Ballarino, che ha dichiarato: Siamo inca… nell’ultima conferenza dell’anno. Al momento, la Reggina è quarta, (con una partita in meno), a sette punti dalla capolista Siracusa. Una distanza colmabile, ma dolorosa e inattesa per una squadra partita con l’obbligo di vincere il campionato, spinta anche dall’esigenza della piazza.

Facendo un passo indietro, il 2024 era iniziato positivamente, con un ottimo finale di stagione che aveva portato la Reggina di Bruno Trocini a disputare la finale playoff, persa immeritatamente. Successivamente, la società ha fatto le sue valutazioni, portando all’addio di Trocini e all’arrivo di Rosario Pergolizzi, ex storico e reduce da una vittoria del campionato con il Campobasso. Il suo arrivo aveva generato entusiasmo, anche grazie al curriculum vincente. Tuttavia, dopo alcuni mesi altalenanti, è avvenuta la separazione e la società ha deciso di richiamare Trocini. La scelta è stata accolta positivamente dai tifosi e sembrava potesse dare una svolta alla stagione. L’esordio è stato promettente, con una vittoria esterna e una grande prestazione contro la Vibonese. La Reggina sembrava tornata in corsa per la promozione, ma la mancanza di continuità ha frenato l’entusiasmo.

Ora, la Reggina si gioca tutto. La consapevolezza di poter ancora raggiungere l’obiettivo resta viva. Fondamentale sarà trovare quella continuità di risultati che fa la differenza per chi ambisce al ritorno in Serie C.

Tra mercato, voglia di riscatto e obiettivo Serie C cosa si aspetta la Reggina dal 2025?

Archiviato il 2024 con una vittoria convincente contro la Sancataldese, la Reggina guarda con fiducia al 2025. Per competere con Siracusa e le altre rivali, saranno necessari rinforzi. La società è già attiva sul mercato, con sondaggi per Costantino e Rapisarda, esperti giocatori con curriculum importanti, in uscita dal Catania.

Oltre al campo, si parla anche di possibili cambi di proprietà, ma per ora l’attenzione resta focalizzata sul raggiungimento della Serie C. Se il 2024 è stato l’anno della rinascita, il 2025 deve essere l’anno della crescita, che passa inevitabilmente dalla vittoria di questo campionato. Un passaggio fondamentale per evitare di restare intrappolati in una Serie D che non rispecchia la storia e l’ambizione di questa squadra e della sua tifoseria.