La Reggina potrebbe ripartire da una cordata guidata dall’ex bomber amaranto, Nicola Amoruso. Quattordici anni dopo, l’attaccante che ha fatto sognare i tifosi calabresi potrebbe ritornare a Reggio Calabria, ma non nelle vesti di calciatore.
Amoruso andrebbe costituire una nuova società. Ipotesi che potrebbe verificarsi solo nel caso in cui il ricorso dell’attuale Reggina – del patron Saladini – dovesse essere bocciato dal Consiglio di Stato il prossimo 30 agosto. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione ci sarebbero stati già dei contatti con l’amministrazione comunale.
Dopo aver passato tre anni della sua carriera da calciatore con la maglia della Reggina, adesso Amoruso potrebbe ricoprire il ruolo di patron o, per lo meno, potrebbe assumere un ruolo in società. L’intenzione sarebbe quella di far ripartire il club dalla Serie D con l’iscrizione in sovrannumero. Saranno giorni frenetici, dunque, per i tifosi della Reggina, in attesa dell’esito del Consiglio di Stato. Amoruso nel mentre attende. Ma voi ricordate gli anni dell’ex Juventus in amaranto?
Anno 2006: la Reggina fu tra le squadre punite dopo il caso “Calciopoli”. Agli amaranto furono inflitti 15 punti di penalizzazione – poi diventati 11 – da scontare nella stagione successiva. Solo un’impresa avrebbe potuto salvare la squadra guidata da Walter Mazzarri dalla retrocessione. E impresa fu. Di fatti, la Reggina riuscì a salvarsi conquistando ben 51 punti sul campo, chiudendo il campionato al quattordicesimo posto. Un capolavoro che ancora oggi vede la firma di Rolando Bianchi e Nicola Amoruso. Un tandem d’attacco con pochi eguali, quanto meno in quella stagione. In due, infatti, siglarono 35 gol (17 Amoruso e 18 Bianchi).
La coppia è entrata di diritto nella storia della Reggina. Amoruso passò in amaranto tre anni della sua carriera, per poi passare al Torino nel 2008 per ben 3 milioni di euro. Adesso, 14 anni dopo l’addio a Reggio Calabria, le strade dell’attaccante e del club potrebbero ritrovarsi. In attesa dell’esito del Consiglio di Stato.
Sempre nella stagione 06/07, annata della storica salvezza, Amoruso viene ricordato dai tifosi della Reggina proprio per il gol contro il Milan, nonché il primo dei due segnati dagli amaranto nella giornata che ha regalato la certezza della permanenza in massima serie alla squadra di Walter Mazzarri. Fu lui a sbloccare il match nel corso del primo tempo con un gol da vero attaccante. Amoruso venne servito con un cross, non troppo facile da controllare. Tuttavia l’ex numero 18 della Reggina riuscì a stoppare il pallone con un controllo da manuale. Due tocchi, giusto il tempo di coordinarsi, e poi la stoccata vincente. Kalac – portiere del Milan – potette solo accompagnare la palla in porta con lo sguardo.
L’anno dopo, sempre in amaranto, Amoruso raggiunse un traguardo storico per la sua carriera. Grazie a una doppietta siglata nella gara contro il Catania, l’attaccante raggiunse quota 100 gol in Serie A. Parliamo, dunque, di uno dei migliori bomber dell’ultimo trentennio in Italia. Tuttavia, nonostante fosse uno dei giocatori più prolifici del nostro campionato, Amoruso è ancora ricordato per essere il calciatore con più gol realizzati a non aver mai indossato la maglia della Nazionale Italiana. Quasi un paradosso per un bomber da 113 gol in Serie A.