Germán Denis, una macchina da gol implacabile ed una carriera ai vertici del calcio italiano. Otto stagioni e più di 70 gol in Serie A, eppure la città che ha stregato il bomber argentino è quella di Reggio Calabria. Un matrimonio ampiamente riuscito, con El Tanque, protagonista indiscusso al fianco di Simone Corazza, nella cavalcata vincente che ha permesso agli amaranto di ritornare in Serie B dopo 6 anni di assenza. L’ex Napoli è tornato a parlare della sua Reggina rilasciando un’intervista al Gazzetta del Sud: “Avrei voluto chiudere la carriera a Reggio, ma non mi è stato consentito. L’intento è raggiungere i playoff. Confido nel ripescaggio”.
El Tanque Denis, ancora estremamente legato alla città di Reggio Calabria, si è espresso sulla situazione della “Nuova” Reggina: “Per costruire qualcosa di importante anche per il futuro, il presidente Ballarino deve investire sul vivaio. Ad esempio, conosco Pietro Simonetta, è un ragazzo di talento, vorrei vederlo più spesso nell’undici titolare”. L’argentino ha anche spiegato quale deve essere il reale obiettivo della Reggina per questo finale di stagione: “Nella rosa ci sono tanti profili importanti, da Barillà a Salandria. L’intento deve essere quello di raggiungere i playoff, perchè la promozione diretta è sfumata. Confido ancora nel ripescaggio“.
Il protagonista dell’ultima promozione amaranto ha poi continuato: “Niente promozione? Il prossimo anno andrebbe rinforzato l’organico nel reparto offensivo. Per vincere questo campionato servono due attaccanti di categoria in grado di arrivare in doppia cifra”.
Denis è poi tornato a parlare anche della sua esperienza in riva allo Stretto: “Sarei rimasto volentieri. il mio desiderio era chiudere la carriera a Reggio, ma non mi è stato consentito. I matrimoni si fanno in due”. L’ex attaccante si è espresso anche sulla passata situazione societaria che ha portato al fallimento della Reggina nella scorsa estate: “Sono successe cose incredibili. Purtroppo il club era in mano a gente non all’altezza. Si era ad un passo dalla Serie A, mentre poi è arrivato il fallimento”.
Nonostante i tanti problemi riscontrati durante la gestione Saladini e la presidenza di Gallo, nel cuore del bomber argentino resterà sempre un ricordo felice delle stagioni in amaranto: “Ho vissuto il progetto in prima persona. Abbiamo vinto un campionato con Mimmo Toscano in panchina. Lui è un allenatore importante e lo sta dimostrando anche a Cesena”. E sul suo ritorno, in altre vesti, in amaranto ha detto: “Ruolo da dirigente? Il telefono è sempre acceso e se hanno bisogno di me, sanno dove trovarmi. La Reggina mi trasmette ancora emozioni, quindi nella vita mai dire mai“.