Le dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione del marchio Reggina 1914.
È cominciata la conferenza stampa di presentazione del marchio Reggina 1914 acquistato dalla società della LFA Reggio Calabria. Presenti il DG Antonino Ballarino, il presidente della LFA Virgilio Minniti, l’assessore allo sport Latella, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e Joe Scuncia, in rappresentanza di Stefano Bandecchi.
Il primo intervento è quello del sindaco Falcomatà: “Abbiamo ritenuto giusto partecipare all’asta anche se non siamo abituati a farlo, la Reggina è un bene collettivo per la città di Reggio Calabria. Oggi affidiamo la Reggina. Per noi è come una figlia. Vogliamo che venga accudita e che tutto venga fatto per migliorare e far crescere la città. Con la speranza che da oggi si possa tornare a parlare esclusivamente di calcio. Dobbiamo avere l’ambizione di tornare a calcare quei palcoscenici che possono portare un indotto, oltre che economico, sociale per tutta la comunità. Per l’assegnazione del Sant’Agata attendiamo solo i tempi tecnici e burocratici, non ci sono altri intoppi”.
Joe Scuncia ha voluto ribadire, a nome di Bandecchi, il completo sostegno alla Reggina Calcio: “Stefano Bandecchi si è sempre sentito in dovere di aiutare la città di Reggio Calabria. Noi non siamo mai stati contrapposti alla LFA. Stefano Bandecchi ha partecipato per primo all’asta per salvaguardare un simbolo della città. Dopo aver constatato un ulteriore interesse della LFA, Bandecchi ha fatto un passo indietro per non essere di ostacolo alla società detentrice del titolo sportivo, ma con la consapevolezza che se in futuro dovesse servire un aiuto, Reggio potrà contare su di lui”.
Uno degli artefici del recupero del marchio storico del club è sicuramente Antonio Ballarino: ”Oggi la Reggina rinasce, oggi la nostra amata Reggina è tornata in vita e non è più nei tribunali, oggi torna ad essere sulla bocca di tutti quelli che la amano e che si sentono legati a questa città. In questi giorni di grande tensione non ho voluto nemmeno chiamare il sindaco, perché sapevo che lo avrei messo in difficoltà. Ho grande rispetto per quello che hanno cercato di fare il Sindaco e Bandecchi ma quello che conta è l’intenzione comune: salvare il marchio della Reggina. Possiamo dimenticarci della LFA perché dalla prossima partita si tornerà a parlare di Reggina 1914. Adesso abbiamo bisogno del nostro centro sportivo perché dobbiamo programmare la prossima stagione e non possiamo più perdere tempo”.