Reggina, Pergolizzi: “Quando va tutto bene sei portato in trionfo e quando va tutto male sei l’artefice”
Le dichiarazioni dell’allenatore della Reggina Rosario Pergolizzi dopo il pareggio contro l’Acireale
La Reggina di Rosario Pergolizzi è tornata oggi, 16 ottobre, in campo allo stadio “Oreste Granillo” per il recupero del secondo tempo della quinta giornata del girone I del campionato di Serie D contro l’Acireale di Massimo Epifani.
L’Acireale arrivava a questa partita da una pesante sconfitta casalinga contro il Città di Sant’Agata. I siciliani partivano da una situazione di vantaggio sia sul punteggio che per quanto riguarda il risultato, fermo sullo 0-1 prima della sospensione della partita di domenica 13 ottobre dovuta a un malore dell’arbitro.
Gli amaranto non sono riusciti nell’impresa di ribaltare il risultato. Un gol di Girasole, arrivato ad una manciata di minuti dal novantesimo ha però evitato la sconfitta. Con il punto ottenuto, i calabresi sono saliti al quarto posto, a pari merito con la Vibonese e a -6 dalla capolista Scafatese.
Di seguito, riportiamo le dichiarazioni dell’allenatore della Reggina Rosario Pergolizzi rilasciate nella consueta conferenza stampa post partita.
Reggina, Pergolizzi: “Le partite contro Siracusa e Scafatese sono match a parte”
Ecco le parole di Pergolizzi dopo il pareggio agguantato nei minuti finali del match: “Se valutiamo la partita di oggi vi dico che dopo 10 minuti di frenesia, perché stavamo tutti a vedere l’orologio per vedere quanto mancasse, la squadra si è ricompattata e ha rischiato, e questo ha portato bene. Se invece guardo la partita di domenica è normale che mi viene da dire che sono due punti persi. La stima della società c’è, assolutamente si. I giocatori oggi hanno dimostrato tanto, hanno più bisogno loro del mio conforto che io del loro. Si stanno impegnando tanto e lo vedo ogni giorno in allenamento“.
Continua poi: “Un allenatore si aspetta sempre di più, ma anche i ragazzi si aspettano di più. Ognuno di noi deve impegnarsi sempre di più, perché più si alza il tasso tecnico di un singolo giocatore più la squadra ne beneficia. Le partite contro Siracusa e Scafatese sono partite a parte che noi abbiamo perso. Se non avessimo perso questi scontri diretti sarebbe tutto diverso. Ma non posso pensare a questo. Devo pensare a creare qualcosa di duraturo e importante, che duri nel tempo. E bisogna passare anche da queste ultime tre prestazioni. Giocare con tre attaccanti? Ci sto pensando molto, ma allo stesso tempo cercando di creare una sorta di equilibrio“.
Pergolizzi: Preferisco giocare in un ambiente del genere dove c’è amore e tradizione rispetto a un posto dove ci sono dieci persone a partita
Pergolizzi è tornato poi parlato di un possibile cambio modulo con l’inserimento dei tre attaccanti: “Se fossimo andati alla ‘Garibaldina’ ci avrebbero fatto correre in continuazione. Bisogna fare di più e cercare di lavorare di più nell’uno contro uno. Nel calcio per fare superiorità bisogna fare questo. Il fatto di giocare con tre attaccanti potrebbe essere la soluzione giusta. Ma devo valutare il tutto. I miei moduli ho sempre detto che sono o il 3-5-2 o 4-3-3. Siamo partiti bene, volevo dare continuità ai risultati, non potevo cambiare modulo contro la Scafatese, non avrei dato serenità. Adesso stiamo provando a cambiare qualcosa“.
L’allenatore amaranto conclude poi la conferenza così: “La pressione del tempo si è fatta sentire. Quella della partita no. Siamo la Reggina, giocavamo in casa. Io preferisco giocare in un ambiente del genere dove c’è amore, passione, rispetto, attaccamento alla maglia e tradizione rispetto a un posto dove ci sono dieci persone a partita. Penso sia normale che quando va tutto bene sei portato in trionfo e quando va tutto male sei l’artefice. Ci sta. Questo è il mio lavoro e l’ho scelto io. Posso sembrare presuntuoso ma non è così, se sono bravo o no lo deciderà il tempo. Sono venuto qua per fare bene il mio lavoro“. Sulle assenze di Barillà, Laaribi e Barranco: “Chiariamo le cose. Barillà era infortunato, Barranco l’ho voluto preservare. Per quanto riguarda Laaribi è stata una scelta tattica. Ho trenta giocatori e li devo fare ruotare, il campionato è lungo. Io devo pensare ad andare avanti recuperando quanti più punti possibili e facendo crescere la squadra“.