Conferme e voglia di sorpasso, è già tempo di Reggina-Siracusa
Tempo, attesa, desiderio. Quella appena iniziata è la lunga settimana che porterà al big match del girone I di Serie D tra Reggina e Siracusa. La capolista, i siciliani guidati da Turati, e la sua vice, la squadra di Trocini.
Emozioni forti, per un “Granillo” che dopo tanti sorrisi tristi è pronto ad accendersi nuovamente, in palio c’è la vetta della classifica. L’unione del popolo amaranto, la passione e la consapevolezza della tifoseria azzurra.
Tutto o niente, anche se il campo e il percorso richiederanno quasi certamente tanta pazienza. Da un lato la voglia di ripartire definitivamente, per lasciarsi alle spalle i momenti difficili e unirsi nuovamente sotto un unico grande abbraccio. Dall’altro, invece, il desiderio di aggrapparsi in tutti i modi possibili al primo posto, con maturità e forza.
Poi il campo, le esultanze, la tensione. Dall’inizio fino al fischio finale, nella speranza di tornare a sognare o continuare a farlo.
Reggina-Siracusa: sogni a tinte amaranto
La Reggina di Bruno Trocini vuole continuare a sognare, e durante il prossimo turno cercherà di sfruttare l’entusiasmo del proprio pubblico per tentare il sorpasso sul Siracusa. I dati, nel frattempo, parlano chiaro, come testimonia la lunga scalata in classifica. Senza dimenticare una particolare coincidenza. Già, perchè l’ultima sconfitta della squadra amaranto risale allo scorso 13 ottobre e, strano scherzo del destino, per mano proprio del club siciliano.
Un girone dopo, quella del “Granillo“, è invece una sfida che vale il primato, e i calabresi ci arrivano con molte più consapevolezze. Ma, probabilmente, l’aspetto più importante, è stato dettato dall’unione del gruppo e dalla crescita costante di Barranco in attacco. Dai veterani fino alle novità del mercato, De Felice su tutti, e adesso Reggio Calabria vuole tornare a sognare.
La forza della capolista
Ad attendere la Reggina c’è, invece, un Siracusa che in questo campionato – eccezion fatta per qualche caduta inaspettata- è sempre riuscito a tirarsi fuori grazie alla grande forza della squadra. Da Maggio fino alla qualità di Russotto, una squadra costruita con ambizione e tanta voglia di vincere.
La rivincita dopo la mancata promozione dello scorso anno, scandito dal tifo di un popolo che adesso è certo di poter dire la sua fino alla fine. Miglior attacco, a pari merito con gli amaranto e la Scafatese, e miglior difesa del girone I, statistiche che testimoniano ulteriormente l’ottimo percorso della squadra azzurra. Testa a testa, mentre le emozioni iniziano a scorrere veloce nel cuore e nella mente.