Regola schieramento under in Serie D: come funziona
Come funziona la regola degli under in Serie D? – Riparte la Serie D e anche quest’anno i club sono obbligati a costruire le rispettive rose seguendo determinate condizioni. Come risaputo, in D c’è l’obbligo di schierare giocatori sotto età, cosiddetti “under”. Per la stagione 2023/2024, però, il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha deliberato delle nuove regole per lo schieramento di questi ultimi. Quali sono, dunque, le regole che i club sono tenuti a rispettare? Scopriamolo insieme.
Regola degli under in Serie D: cosa stabilisce la LND
Lo scorso 22 aprile il Consiglio Direttivo della LND ha varato alcune variazioni in merito alla regola dello schieramento degli under. Ogni squadra – nella stagione 2023/2024 – è obbligata a schierare almeno: un calciatore del 2003, due del 2004 e uno del 2005. “Le Società hanno l’obbligo di rispettare, sin dall’inizio e per l’intera durata delle gare e, quindi, anche nei casi di sostituzioni successive, la disposizione minima di impiego dei calciatori sopra indicata. – specifica il comunicato ufficiale della LND – Resta inteso che, in relazione a quanto precede, debbono eccettuarsi i casi di espulsione dal campo e, qualora siano già state effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortuni dei succitati calciatori“.
In caso di errore c’è la sconfitta a tavolino: il precedente
Nella stagione 2022/2023 in occasione di Puteolana-Nardò, i padroni di casa dopo una serie di cambi rimasero in campo con soli tre under. In questo caso gli ospiti riuscirono comunque a vincere (1-2), motivo per il quale il club non ha presentato ricorso. Con ogni probabilità, l’epilogo sarebbe stato diverso in caso di pareggio o sconfitta.
Se si fosse verificata una delle due ipotesi, il Nardò avrebbe potuto presentare ricorso chiedendo la vittoria a tavolino.