Scudetto a Napoli, da Maradona a Osimhen: i top player azzurri più importanti nei 3 scudetti

Un Napoli mai visto prima, quello guidato da Luciano Spalletti che ha regalato una vittoria insperata a inizio anno e poi diventata quasi scontata dopo mesi di dominio – con il capoluogo campano vestito a festa e una gioia che continua a essere incontenibile anche settimane dopo l’aritmetica certezza di aver portato a casa uno Scudetto atteso per 33 anni.

C’è tanto da festeggiare in un gruppo che è riuscito in un’impresa che i tifosi napoletani ricorderanno per sempre: appassionati presenti in tutto il mondo – e che seguono senza limiti i loro ragazzi anche attraverso VPN – che stanno già stilando le loro classifiche personali – “Quali sono i giocatori che entreranno nella storia di questo gruppo?”.

A rispondere è Alessandro Renica in una analisi effettuata da Express VPN, ex giocatore del Napoli (che ha inserito anche il suo nome nella top-11 all-time) e che ben conosce quella che è stata la squadra guidata da Maradona: “La stagione 1986-1987 resterà per sempre nella memoria dei tifosi napoletani, il primo scudetto d’altronde non si scorda mai. Viene considerato ancora oggi come una sorta di riscatto per una città che in quegli anni non se la passava certo bene tra terremoti, povertà e criminalità organizzata. Un’annata incredibile che ci vide realizzare anche una clamorosa doppietta grazie al successo anche in Coppa Italia”.

“Quest’anno invece è lo scudetto della programmazione, del progetto, di chi ha dimostrato con i fatti che le idee contano spesso più dei soldi. Stavolta non c’è nessun riscatto della città che da anni è una vera e propria metropoli, una capitale europea che fa scuola in diversi settori, dalla moda, all’arte, passando per il teatro e la cultura”.

I giocatori più importanti nei tre Scudetti vinti dal Napoli: quanti talenti di oggi!

Quali sono quindi i talenti che, mettendo insieme una squadra da sogno, fanno parte di quello che è il gruppo di campioni migliori ad aver vestito la maglia degli azzurri: beh, Renica oltre se stesso aggiunge altri quattro giocatori degli Scudetti passati – conquistati nella seconda metà degli anni ’80 – partendo ovviamente da Diego Armando Maradona, passando per Antonio Careca e Ciro Ferrara, fino ad arrivare tra i pali a un Claudio Garella ancora oggi celebrato dai tanti tifosi “di una certa età” che ne ricordano ancora le prodezze.

 Sono invece sei i componenti dell’odierno gruppo squadra del Napoli ad essersi meritati un posto “in campo” in un gruppo da sogno: Kim Minjae e capitan Giovanni Di Lorenzo in difesa, la super coppia di centrocampisti Piort Zielinski e Stanislav Lobotka a dettare i ritmi e davanti ovviamente il duo delle meraviglie Khvicha Kvaratshelia e Victor Osimhen. Insomma, tanti nomi che si prendono con merito un posto nella storia del Napoli.

Un gruppo che sogna di aprire un ciclo e che spera di conquistare anche l’Europa

Le parole di Renica toccano poi anche un altro aspetto, una prospettiva diversa per un gruppo che spera di non fermarsi e di approfittare dell’abbrivio preso per conquistare altri successi anche al di fuori dell’Italia: “Il “mio” Napoli era reduce da stagioni non certo esaltanti e viaggiava molto spesso a metà classifica. Arrivato Maradona gli bastò solo un anno di ambientamento per stravolgere tutto. Un tricolore inatteso, arrivato prima di ogni più rosea aspettativa.

Nelle ultime stagioni invece gli azzurri sono quasi sempre stati competitivi per il titolo, sfiorandolo nel 2016, nel 2018 e lo scorso anno. Le prove per il terzo sigillo non sono quindi mancate ma paradossalmente il trionfo è arrivato quando nessuno se lo aspettava, ovvero dopo gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz. Come il Pibe de oro però, Spalletti ha ribaltato i pronostici al secondo tentativo, dimostrando che le sue idee di calcio e il gruppo sono superiori al singolo. Sì, alla sua domanda rispondo affermativamente, per me il Napoli di De Laurentiis e Spalletti può aprire un ciclo vincente in Italia e in Europa”. Staremo a vedere.

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Redazione