“Allenarsi con il Milan di Ancelotti? Un sogno”. Il capitano del Riccione Benedetti si racconta

Voglia di tornare a respirare calcio che conta unito alla nostalgia di un passato che l’ha visto allenarsi con i grandi del calcio mondiale. Alessio Benedetti sta guidando la matricola Riccione verso una stagione da playoff nel Girone D di Serie D. Il centrocampista classe 1990, capitano del club romagnolo, sta disputando un’ottima stagione nella massima serie dilettantistica e sogna il ritorno in Serie C.

L’ex Perugia, Catanzaro e Cittadella ha ripercorso i suoi anni al Milan e ha spiegato le ambizioni del Riccione del Presidente Cassese.

Gli allenamenti con Ancelotti e il rapporto con i brasiliani

Alessio Benedetti è stato uno dei pochi giocatori ad aver giocato in quasi tutte le selezioni giovanili del Milan. La soddisfazione più grande per lui è stata quella di essersi allenato con una grande squadra: “Sappiamo benissimo cosa significava giocare o semplicemente allenarsi con quel Milan di Ancelotti. Era la stagione 2008/2009, c’erano mostri sacri come Kakà, Seedorf, Maldini, Pirlo, Inzaghi e un giovanissimo Pato. Lui e i brasiliani erano molto disponibili con noi giovani, ci hanno aiutato a crescere”.

“Tanti miei compagni di squadra della Primavera giocano e hanno giocato in Serie A (Darmian e De Sciglio), io ho avuto la fortuna di allenarmi con la Prima Squadra a Milanello. E’ il sogno di ogni bambino stare lì, accanto ai propri idoli. E’ un ricordo fantastico che porto con me”.

Le ambizioni del Riccione e la voglia di Benedetti di tornare in C

Dopo tanta Serie C e la B con il Cittadella, da diversi anni Benedetti calca i campi della Serie D: “Ho scelto di scendere di categoria perchè quando l’età inizia a salire le richieste diminuiscono. Fai più fatica a restare nei professionisti, le regole sui giovani non permettono a chi ha la mia età di stare in quelle categorie. A meno che non giochi nelle squadre che ambiscono a qualcosa di più”.

Sul Riccione, il 32enne spiega: “Sono venuto qui dopo l’esperienza ad Arezzo e mi ha subito colpito l’idea del presidente Cassese. L’intento ad inizio anno era di costruire una squadra giovane che potesse cresce con il tempo, poi a dicembre le cose sono cambiate con 11 addii e 7 acquisti di spessore. Ora siamo a soli due punti dai playoff e ci crediamo. Siamo arrivati ai quarti di Coppa Italia e ci sono sei partite da giocare al massimo. Questo è un club ambizioso che ha l’obiettivo di salire in C nei prossimi anni”.

“Se resterò? Me lo auguro, voglio tornare nel professionismo con Riccione. – chiude Benedetti – Non sarà facile in un Girone D che ha sempre squadre blasonate come Pistoiese, Giana Erminio, Forlì, Carpi e Ravenna ma ci proveremo. Le difficoltà di quest’anno ci serviranno per approcciare al meglio l’anno prossimo. Obiettivo personale? Ho fatto cinque gol ma sento di poterne fare di più. Giuro che impegnerò in queste ultime partite (ride, ndr)”.

A cura di Gennaro Dimonte

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