Rimini, quanti ricordi tra i professionisti: la sfida alla Juventus…
Il Rimini è tornato tra i professionisti al termine di una stagione a dir poco straordinaria. Una piazza calorosa, storica e che negli anni ha assaporato l’emozione di affrontare grandi compagini del calcio italiano, in particolare in Serie B.
Rimini, lo storico anno 1975-75, poi…
La prima volta è vero, non si scorda mai. Il Rimini debuttò in Serie B nel lontano 1975-76 sotto la gestione del presidente Gilberto Gaspari e con in panchina Cesare Meucci. Saranno tre stagioni importanti, ma con all’interno numerosi cambi in panchina piuttosto longevi: parliamo di allenatori del calibro di Helenio Herrera, subentrato nella stagione 1978-79 all’esonerato Giorgio Sereni, e Osvaldo Bagnoli.
Dopo la retrocessione in Serie C1, il Rimini torna subito in B grazie alla guida di Maurizio Bruno e un gruppo ricco di qualità sotto diversi punti di vista. Il presidente dell’epoca era Dino Cappelli, in carica dal 1979 al 1985 e dal 1987 al 1988. Fu proprio lui a lanciare nel calcio uno sconosciuto Arrigo Sacchi che qualche anno dopo scrisse pagine indelebile della storia del Milan.
La stagione 1980-81 rappresenta per il Rimini uno dei punti più alti della storia. Nono posto in campionato con 36 punti e uno storico 2-2 in casa contro il Milan grazie ai gol di Nello Saltutti e Antonio Baldoni.
Rimini, una B al sapore di A: la sfida alla Juventus
Quella della stagione 2006-07 fu una Serie B a dir poco spettacolare. Tante big presenti in quel campionato, in primis la Juventus di Didier Deschamps punita per lo scandalo di Calciopoli. Ma non solo, perché tra le squadre troviamo anche Napoli, Genoa, Brescia, Bologna, Verona, Lecce e tante altre. Una vera e propria Serie A.
La squadra era guidata da Leonardo Acori, e all’interno vi erano numerosi calciatori che negli anni successivi si sarebbero imposti a grandi livelli. In particolare i profili di Samir Handanovic, Alessandro Matri, Davide Moscardelli e Jeda.
Il Rimini e le vittime illustri
Il Rimini chiuse quel campionato al quinto posto in classifica, dietro alle tre grandi favorite Juventus, Napoli e Genoa con in mezzo il Piacenza. Nei 67 punti conquistati, spiccano diverse vittime illustri che hanno dovuto fare i conti contro i biancorossi. La Juventus non riuscì mai ad avere la meglio visto il doppio pareggio (1-1 all’andata e 0-0 al ritorno), il Genoa di Gasperini venne punito da un gol di Baccin, e anche il Napoli di Reja trovò difficoltà nel match di ritorno del “Romeo Neri” pareggiato per 1-1.