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Estate calda, dal caso Catania ai ripescaggi in C: la situazione

guardalinee morto

Credit: Lnd

E così, alla fine, il Catania potrebbe essere la “più fortunata delle sfortunate”. La società del nuovo patron Ross Pelligra, infatti, nascendo dalle ceneri di un club estromesso già sul finire della stagione passata ha potuto muoversi con ampio anticipo sul fronte federale e sportivo per l’iscrizione in sovrannumero al prossimo campionato di Serie D.

Ripescaggi Serie C

Un vantaggio non di poco conto che si prende in considerazione quello che potrebbe accadere a Teramo e Campobasso, dove – dopo la doppia bocciatura della Covisoc – se dovesse giungere anche il semaforo rosso del Collegio di Garanzia del Coni (probabile discussione il prossimo 19 luglio), le amministrazioni comunali avrebbero tempi più stretti per riorganizzare il calcio in città e consentirgli di ripartire da una categoria dilettantistica (apertura del bando per le aspiranti nuove società e iscrizione a uno dei campionati LND). Un’altra calda estate per il calcio italiano. Ed è già pronto il solito valzer dei ripescaggi in Serie C.

Niente riammissioni, solo ripescaggi: chi non potrà fare domanda per la Serie C

Iniziamo da un dato. Questa estate non ci sarà spazio per le riammissioni in Serie C, cosi come accaduto nella scorsa stagione. Nel momento in cui tutti i club professionistici aventi diritto, come avvenuto la scorsa settimana, presentano domanda di iscrizione (anche se incompleta, irregolare o errata), si chiudono automaticamente i boccaporti delle riammissioni. Per chi spera nel “salto di categoria d’ufficio”, dunque, resta solo la strada del ripescaggio (oneroso, e non poco). E come al solito si sprecano indiscrezioni e ipotesi. 

ripescaggi Serie C

C’è attesa per la graduatoria ufficiale: chi può essere ripescato?

Intanto va ricordato che le regole sono cambiate. Quest’anno, l’eventuale primo spazio vacante in C spetta a una retrocessa e il secondo a una delle vincenti dei play-off di Serie D in base alla graduatoria stilata dalla LND. La Lega Pro, invece, non ha ancora comunicato la propria graduatoria. Appena sarà pronta, la Federcalcio dovrà pubblicarne una unica.

Avrà diritto al ripescaggio solo ed esclusivamente: chi potrà pagare il fondo perduto e produrre apposita fideiussione nei tempi prestabiliti; chi ha già uno stadio a norma per la C (i ripescaggi non ammettono deroghe); chi non ha beneficiato di ripescaggio negli ultimi 5 anni; chi non ha alcun debito di carattere sportivo e non.

E ancora, il ripescaggio è precluso a chi: ha subito penalizzazioni in ambito professionistico per pagamenti tardivi degli emolumenti o per illecito sportivo e per chi si è visto attribuire il titolo sportivo a stagione in corso nei professionisti. Una serie di elementi che provocano già da subito un notevole snellimento dell’elenco delle pretendenti. E allora non resta che attendere. Articolo di Fabrizio Caianiello