Il ragazzo che viene dal paese del calcio, un paese dove si impara forse prima il coro da stadio della tua squadra preferita, e poi a dire le parole più banali come mamma e papà.
Una nazione molto vicina all’Italia, non solo per la grandissima quantità di emigrati italiani, ma per cultura e modi di fare estremamente simili. Stiamo parlando dell’Argentina, uno dei paesi più apprezzati nel panorama nazionale, proprio per i motivi elencati di sopra.
Figlio di un ingegnere e una biologa, ha studiato legge a Buenos Aires ma nel suo destino c’è sempre stato il calcio: “Mi sono innamorato di questo sport guardando Marco Van Basten. Dei calciatori di oggi ammiro molto Ronaldo e Lewandowski”. La data che ci interessa è però il 7 febbraio 2001, più precisamente a Buenos Aires. In quel giorno nasce un nuovo bambino, Nicolas Alexis Anthony Belloni, e questa è la sua storia.
Sei un attaccante 2001, sei nella tua squadra del cuore e niente può andare male. Anzi, arrivi la mattina allo stadio per l’allenamento, e trovi i giocatori del calibro di Lucas Pratto e Matias Suarez. Il tuo allenatore poi è niente poco di meno che l’eterno Marcelo Gallardo, uno dei più se non il più rappresentativo fra gli allenatori in Argentina.
Un talento che ha vestito la loro maglia per 10 anni scalando tutte le categorie del settore giovanile. Alto 190 cm e con un fisico imponente, nonostante i 19 anni ancora da compiere, Belloni ha avuto l’occasione di assaggiare i campi della prima squadra.
Pensate infatti che la cessione di Belloni al Pescara destò parecchia rabbia nei tifosi dei Milionarios, infuriati per aver perso un talento così di spicco.
Un curriculum di enorme rispetto per “el bombardero” che difatti inizia a fare molto bene inizialmente con la formazione primavera del Pescara, diventandone anche il capocannoniere. Nicolas però però ha poco spazio nelle file della prima squadra, e venne perciò girato in prestito all’Imolese. Un’esperienza non troppo positiva, che lo porterà perciò a vestire le maglie di Potenza, e Latina, due squadre di Lega Pro del girone C della stagione 2022/2023.
Non riesce ad incidere purtroppo, e non riesce a farsi ricordare per il talento cristallino che lo definivano in Argentina. A fine stagione arriva la risoluzione consensuale con il Pescara, che mette fine ad una brevissima seppur appassionante storia d’amore con i colori del delfino.
Dopo la rescissione consensuale Nico rimane svincolato, in cerca di una piazza pronta ad accogliere le sue prestazioni. È il colonnello, Alessandro Bruno, ex giocatore fra le tante proprio di Pescara e Latina, ora allenatore del Notaresco che lo porta nei suoi ranghi. Volete sapere se l’esperimento Belloni è riuscito? Parlano i numeri. Ha finalmente iniziato a bombardare, così come si preannunciava, le porte delle difese avversarie. Sono ben 12 i centri in campionato, suo record assoluto, per un attaccante che si è ritrovato nella quarta serie e che sta facendo faville per il suo Notaresco. Garra, esperienza, passione, tutto al servizio dei colori rosso blu del Notaresco, tutto per la gente, con l’amore per il calcio sempre negli occhi, con l’obiettivo di “bombardare”, ancora tante difese: Nicolas Belloni.