Dalla retrocessione al sogno play-off: che numeri per il Roma City

Da Notaresco a Notaresco, a volte il calcio sa sorprendere e imbastire trame come i migliori degli sceneggiatori hollywoodiani. Erano infatti passati pochi mesi da quel beffardo 21 maggio scorso ma da allora tutto sembra essere cambiato. Prima della gara inaugurale del campionato, nella testa dei tifosi e dei giocatori del Roma City non potranno non essere passate per la testa i frame dell’ultima giornata del campionato scorso. Immagini crude come nelle più classiche pellicole lynchiane, un destino avverso che ha stravolto completamente una stagione cominciata con ben altre aspettative. Ritornando sempre a quel 21 maggio il Roma City, nonostante il fattore campo e la possibilità di beneficiare di due risultati su tre, si è dovuto arrendere agli ospiti in una partita, anche questa, dai risvolti di un film. Gli abruzzesi firmarono una vera e propria impresa, doppia rimonta e sigillo finale ai supplementari. Il 2-3 finale sancì la salvezza di questi e il conseguente addio del Roma City alla Serie D.

Fonte: Facebook Roma City FC

Nonostante l’ammissione di colpa da parte della dirigenza e del patron Tonino Doino, il ritorno del Roma City verso l’Eccellenza è stata interrotta da un alleato. L’accordo con la Vis Artena per la cessione del titolo sportivo ha infatti riaperto le porte della D ai capitolini.

La progettualità, risultati a parte, non è mai mancata alla proprietà americana. Una proprietà di larghe vedute che punta ad issare il nome del Roma City dentro e fuori dal campo. Un esempio? Il Riano Athletic Centre, un centro sportivo all’avanguardia già scrutato dalla UEFA per eventi futuri. Per il club della capitale questo nuovo campionato di Serie D ha le sembianze di una seconda chance, e a occhio e croce la musica sembra essere decisamente cambiata.

Roma City, gli obiettivi della proprietà

Seppur l’annata scorsa non è stata tra le più rosee, il patron Tonino Doino non ha mai voluto trovare alibi. “Imparare dagli errori è un modo per non commetterne altri. Ma anche per far crescere un’idea di futuro che fuori dal campo ha già avuto effetti molto significativi che rivendico con orgoglio“; così aveva parlato Doino ai microfoni del Corriere dello Sport un paio di settimane fa, sintomo di come il Roma City fosse sulla giusta via per ripartire.

Quando i risultati non arrivano, bisogna poi avere il coraggio di voltare pagina” – continua il patron – sottolineando come fosse necessario anche un avvicendamento in panchina. A guidare i capitolini è arrivato Agenone Maurizi, allenatore esperto arrivato non a caso dalla Vis Artena. Sistemato lo staff tecnico, è partita anche la rivoluzione all’interno della rosa. Confermata solo una piccola unità dell’ultima stagione, la proprietà italo-americana con diligenza ha cercato di affidare a Maurizi un gruppo che fosse in grado di tenersi lontano dai bassifondi della classifica.

Fonte: Facebook Roma City FC

Quattro mesi dopo di nuovo il Notaresco

Seppur si trattasse solo di amichevoli, già dal pre-campionato si fiutava un’aria completamente diversa nell’ambiente Roma City. Una squadra che ha imparato dai propri errori, più matura insomma nonostante i tanti volti nuovi. La dirigenza sembra avere le idee ben chiare, ma i giudizi definitivi spettano sempre e solo al campo. I primi test estivi avevano fornito un quadro già interessante, macchiato tuttavia dalla rovinosa caduta nella prima uscita ufficiale. Lo 0-2 contro il Real Monterotondo Scalo ha sancito non solo l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma plasmato l’idea di una sorta di maledizione legate al centro sportivo di Riano.

L’ultimo urrà tra le mura amiche risaliva addirittura al 16 aprile, guarda caso contro il Notaresco. “Ancora tu, ma non dovevamo vederci più” cantava Lucio Dalla in un suo iconico brano, sintesi perfetta del rapporto del Roma City con il Notaresco. Questo perché il calendario del girone F, sempre desideroso di creare intrecci particolari, ha riproposto nella 1^ giornata il revival tra le protagoniste dell’ultimo play-out. Gara poi vinta dagli arancioni per sei a uno.

Da lì in poi una nuova musica: i capitolini in sette mesi sono riusciti a ottenere in 29 gare 45 punti, numeri che confermano il conseguimento di una salvezza mai sofferta. Gli arancioni al momento si trovano al sesto posto a soli due lunghezze dal quinto, che vorrebbe dire accesso ai play-off in uno dei gironi più difficili di tutta la D. Dalla retrocessione ai primi posti del girone F, il mondo del Roma City è cambiato totalmente.

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Redazione