Romano Perticone, il difensore alla conquista dei social: “Scrivo sempre quello che penso dal 2014”
Romano Perticone, professione difensore, ma all’occorrenza anche social media manager. Stiamo scherzano? Assolutamente no, perché chi conosce il ragazzo è a conoscenza dalla sua notevole attività sui social. L’ultima qualche giorno fa: “Vi parlo dal mondo senza VAR (la Serie D). Qui si sta bene, anzi, benissimo. Calci, pugni, bottigliate come ai vecchi tempi. Calcio romantico”.
Ma cosa voleva significare questo post? Bene, ce l’ha spiegato lui stesso in esclusiva ai nostri microfoni: “Quel tweet ha un po’ colto nel segno. Leggendolo si può cogliere che la gente non vuole vivere di polemiche, millimetri o di un gioco che magari s’interrompe per troppi minuti per rivedere un gol. Dietro quel tweet c’è un po’ tutto questo mondo di tifosi che vorrebbero un calcio un po’ più semplice e diretto, meno articolato. invece ci mettono le mani, lo modificano, e non sempre vengono fatte le cose giuste. La tecnologia dev’essere di supporto perché il calcio lo si fa per i tifosi.
Passione social? Scrivo sempre quello che penso dal 2014, ma scrivere così può creare scalpore soprattutto se lo fa un calciatore. Una cosa normale diventa straordinaria nel momento in cui si è abituati in una certa maniera. Non prendersi, magari, troppo sul serio, uscire da quell’idea di calciatore che vive in una bolla ha sorpreso qualcuno e creato interesse. Quello che riporto sui social rappresenta me stesso”.
Perticone e il Milan: “Che emozione San Siro. Istanbul..”
Romano Perticone, oltre ai momenti social, ha avuto anche una degna carriera da calciatore cominciata dal Milan: “Ho fatta tutta la trafila nel settore giovanile, è stata una grande emozione anche esordire a San Siro in quel Milan-Palermo 3-3 al posto di Lino Marzoratti. E’ un ricordo che ti porterai sempre dietro.
La finale di Istanbul? Non l’ho vissuta direttamente, sono cose che hanno già raccontato i diretti interessati. E’ stata una storia quella partita, perché poi il Milan è riuscito a prendersi la rivincita contro il Liverpool ad Atene. E’ stata la squadra più forte di tutti i tempi, e in quel momento del mondo. Clima bellissimo, entusiasmante, quella sconfitta è stata solamente un tassello di un percorso incredibile che ha fatto quel Milan”.
“Astori e Morosini, la parte più bella del calcio. Mondonico mi ha dato tanto
L’esperienza con la Cremonese in Serie C1 con Astori, Sirigu e Mondonico in panchina: “Penso spesso a Davide e Piermario Morosini, due amici che componevano la parte più bella del calcio. Purtroppo son passati degli anni e magari chi non li ha conosciuti può pensare che uso solamente parole di circostanza, ma non è così perché erano ragazzi che avevano qualcosa in più rispetto agli altri dal punto di vista umano. Mondonico è stato un allenatore che mi ha dato tanto, molto particolare e diverso da tutti gli altri che ho avuto in carriera. Carisma, personalità, ragionava con la sua testa. Icona del calcio”.
“Livorno non meritava di essere lasciata in quel modo”
Per Romano Perticone anni indimenticabili anche a Livorno: “A Livorno anni splendidi, in particolare la cavalcata dalla Serie B alla A dove ho conosciuto tanti ragazzi che hanno fatto la storia di quella società. Con Alino Diamanti sono ancora molto legato. Adesso seguo un po’ meno il Livorno, ma la piazza non meritava di essere lasciata in quel modo. Livorno non ha nulla a che vedere con la categoria che sta affrontando ora”.
“Trapani, siamo stati la squadra più forte della storia”
Per Perticone non si possono dimenticare gli anni di Trapani nonostante la sconfitta nella finale playoff contro il Pescara: “Siamo stati la squadra più forte della storia del Trapani e questo per me è un grande orgoglio. Un anno e mezzo fantastico, il legame con la città è ancora molto forte tant’è che in molti mi scrivono ancora. Di quella squadra ne parleranno ancora per tanti anni. Anche se abbiamo perso la finale ricordo bene le strade piene, abbiamo condiviso tanti bei momenti con la città”.
“La società vuole riportare il Treviso in alto”
Dopo le numerose esperienze tra Serie A e B, Perticone ad oggi è un punto fermo del Treviso: “Siamo secondi in classifica, ma lottare per il primo posto sarà molto difficile visto che la distanza è tanta. Noi però abbiamo l’opportunità di fare i playoff. La società è nuova e ci sono persone che si sono prese un impegno importante verso la città. Vogliono riportare la squadra in categorie superiori e sono sicuro Treviso, con il tempo, tornerà a giocare dove merita”.