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Rossini: “Ottimo Piacenza ma non basta, adesso contano i punti”

Il Piacenza non riesce nell’impresa di fermare la capolista Forlì, arrivato alla sua undicesima vittoria consecutiva con il 2-1 del Garilli e sempre più a un passo dalla promozione in Serie C.

I biancorossi hanno comunque dato non poco filo da torcere ai romagnoli, tanto da meritarsi i complimenti dell’allenatore avversario, Alessandro Miramari (qui le sue parole).

A fine partita, Stefano Rossini ha analizzato la partita dei suoi, dicendosi contento solo a metà. Se la prestazione è convincente, d’altra parte manca ancora una volta il risultato al Piacenza.

E la salvezza non è ancora sicura. Se 11 punti sul terzultimo posto della Sammaurese sono rassicuranti, è solo di un punto il vantaggio sul San Marino.

Piacenza, Rossini: “Mi resta grande rammarico”

L’allenatore biancorosso ha parlato così della partita: “Queste partite sono quelle che senti di più, perché giochi con una squadra di un certo tipo e con una certa tradizione. Mi resta grande rammarico, perché sono contento della prestazione, ma in questo momento del campionato sono importanti i punti. Il primo gol lo abbiamo regalato, il secondo lo hanno fatto con una giocata individuale importante. Noi dobbiamo essere più bravi a concretizzare, perché abbiamo avuto tante occasioni. Ottimo Piacenza, sì, ma non basta. Rimane un margine di +11 che è importante, ma il San Marino si è avvicinato. Aspettiamo la sentenza dello Zenith Prato per avere un quadro completo, ma i ragazzi non devono neanche guardarle queste cose. Questa deve essere la nostra base, ma dobbiamo riuscire a trovare queste motivazioni anche con squadre meno qualitative. Dobbiamo avere questo spirito per le altre tre partite che avremo“.

A nulla è servito il gol del momentaneo pareggio di D’Agostino, dove anche Rossini si è lasciato andare nell’esultanza: “La corsa sotto la curva è stata istintiva, non so neanche perché mi sia uscita. Sapevamo che stavamo mettendo in difficoltà il Forlì come poche altre squadre erano riuscite a fare, sono cose che ti danno adrenalina e che caratterizzano questo mestiere“.

Stefano Rossini

Rossini: “Dobbiamo giocare sgombri di mente”

Rossini ha poi proseguito: “I rientri? Quando hai tanti giocatori hai più possibilità di scelta e aumenta anche la qualità dell’allenamento. Noi però oggi Tentoni lo abbiamo rischiato, perché veniva da un mese di in attività e ha fatto solo una settimana con la squadra. Giovedì abbiamo un’altra partita molto importante. Io oggi mi ero raccomandato di vedere veramente una prestazione senza nessun tipo di paura, prendendoci responsabilità. Abbiamo dimostrato di avere questo tipo di personalità con squadre di alta classifica, non vedo perché non riusciamo a farle anche contro quelle di bassa classifica“.

Infine, proprio sull’aspetto mentale della sua squadra ha concluso l’allenatore: “Il Forlì è la squadra che ha fatto meglio, ma parte tutto dalla fase di non possesso, in cui sono feroci. Le differenze molte volte sono determinate dallo sfruttare o meno determinati episodi. Poi è umano che quando sei lì sotto non puoi essere lucido o con autostima come può essere il Forlì in questo momento, però bisogna sforzarsi di essere più sgombri possibile. Quando ci siamo riusciti abbiamo fatto le nostre migliori partite. Noi siamo sempre stati dipendenti dagli episodi e oggi mi è piaciuto che non sia stato così, perché dopo il gol preso all’inizio potevamo crollare. Nello sport e nella vita l’unico che non sbaglia è quello che non fa, ma dagli errori bisogna trarre benefici“.