Russo, dal San Donato Tavarnelle il capocannoniere della serie D
Portare il 10 sulle spalle ed essere capocannoniere nazionale della serie D dopo 7 giornate di campionato con la maglia del San Donato Tavarnelle a quota 11 gol. Arriva da Pistoia e gioca nella compagine toscana il centravanti dei sogni di questa parte iniziale di campionato. Il suo nome è Federico Russo, nato a Pistoia il 2 luglio 1997, una città nominata anche dal poeta Gabriele D’Annunzio nel suo libro ‘Elettra’, dove si ricordano luoghi di civiltà raffinate.
Primato in classifica e il sogno Lega Pro
La sua attuale squadra, il San Donato Tavarnelle, è prima in classifica nel girone E, assieme a tante realtà. Arezzo, Poggibonsi e Follonica Gavorrano. Prima i nonni, da Avellino e da Caserta, poi i genitori per il grande salto in Toscana. Il padre, Luigi, ha trasmesso al figlio Federico questa grande passione. Adesso è l’attuale direttore sportivo del settore giovanile del Montecatini. Una passione che sarà raccolta anche dall’attuale capo cannoniere della serie D che sogna la Lega Pro e qualcosa in più.
Un anno alla Fiorentina con Federico Chiesa
Le giovanili nel Margine Coperta, un anno a Capostrada nel comune di Pistoia e poi il salto alla Fiorentina, dove per un anno ha avuto il piacere di giocare a fianco di Federico Chiesa, uno dei talenti di maggior potenziale del campionato italiano. Poi l’esperienza con la Lucchese nella Beretti, dove comincia a prendere sempre più confidenza con le sue qualità.
Nella stagione 2014 – 2015 l’esordio in Lega Pro sul campo dell’Aquila, dove i toscani si impongono per 3 a 1. Per lui in quella stagione 3 presenze totali, 2 dalla panchina e una da titolare con la Pro Piacenza. Il mister era Giuseppe Galderisi. Con lui tanti giocatori che ora calcano i campi di serie A e serie B ma fra questi Russo ricorda soprattutto Francesco Forte.
Dopo la Lucchese arriva il prestito al Ghivizzano Borgo a Mozzano in serie D. Playoff al primo anno con 4 gol e salvezza ai playout il secondo con 6 reti. Terminata questa esperienza ecco ancora una volta la Lucchese in Lega Pro nel suo cammino: 22 presenze ma stavolta il cannone rimase a secco.
L’avventura con il San Donato Tavarnelle
Così è cominciata l’esperienza con il San Donato Tavarnelle. Dopo l’esperienza con mister Fusci è arrivato Roberto Malotti, ex allenatore di Prato e tante piazze importanti toscane. Le sue prestazioni attirarono sirene importanti come l’Arzignano in Lega Pro ma un nuovo infortunio interruppe la sua stagione. Decise di ritornare nuovamente dai chiantigiani ma ancora una volta un problema durante il riscaldamento congelò la sua esperienza giallo blu.
“Sono stato considerato sin da subito un giocatore importante”
Nella scorsa stagione l’esperienza con l’Aglianese gli ha portato 12 gol ma alla fine ha sposato nuovamente i colori della società del presidente Andrea Bacci. “Sono stato considerato sin da subito un giocatore importante, dalla dirigenza alla presidenza e al direttore sportivo. E’ stato facile dire subito e nuovamente di sì”.
Così per la terza volta Russo è tornato al San Donato Tavarnelle. Raccogliendo un ritornello di Antonello Venditti sempre attuale: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.
Adesso agli ordini di mister Paolo Indiani, allenatore che ha guidato squadre come Pistoiese, Pontedera, Lucchese, Pisa, Foligno, Crotone e Sangiovannese in Lega Pro. “Prima partivo spesso da dietro, adesso l’allenatore mi dà ampia libertà e mi fa stare più avanti. L’auspicio è quello di continuare con questi numeri”.
“Non mi pongo limiti, dedico tutto alla mia famiglia”
Federico vuole guardare lontano: “Dedico tutto alla mia famiglia che mi segue da sempre, a mio fratellino Francesco, alla mia ragazza Elena e gli amici. Non mi pongo limiti e voglio arrivare più in possibile”. La strada è certamente lunga ma come dire, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Anche nell’ultimo turno di campionato, contro la Sangiovannese, l’ennesima doppietta. Qualcuno lo fermi, se vi riesce.
A cura di Giacomo Bertelli